E’ mistero sulla morte del violinista Emilio Molo di Rovereto, in provincia di Trento, trovato agonizzante nei pressi della cattedrale di San Giusto, a Trieste. Non aveva con se’ documenti ne’ il portafoglio.
Emilio Molo, 89 anni, notissimo musicista roveretano, e’ morto in ospedale poco dopo senza mai riprendere conoscenza a causa di una gravissima frattura alla testa, forse dovuta ad una caduta accidentale o a una rapina e una spinta, se non addirittura un colpo alla testa risultato fatale. Lo stabilira’ l’autopsia.
Emilio Molo, 89 anni, notissimo musicista roveretano, e’ morto in ospedale poco dopo senza mai riprendere conoscenza a causa di una gravissima frattura alla testa, forse dovuta ad una caduta accidentale o a una rapina e una spinta, se non addirittura un colpo alla testa risultato fatale. Lo stabilira’ l’autopsia.
A destare i sospetti del magistrato Cristina Bacer, che dirige le indagini, due particolari. Il tipo di ferita alla testa, ad un primo esame superficiale molto estesa e profonda, tanto da far ritenere se non improbabile almeno non scontato che l’uomo possa essersela procurata in una caduta accidentale. Anche se magari in seguito ad un malore, e quindi finendo a terra senza proteggere in alcun modo il viso e il capo con le braccia. Ha sollevato sospetti anche il fatto che non avesse con se’ il portafoglio, dal quale non si separava mai e che comunque non e’ stato ritrovato in casa dai parenti che lo stavano ospitando a Trieste.
Lo stesso pronipote, che ha identificato Molo all’ospedale di Cattinara, ha riferito nella denuncia che mercoledi’, quando come era solito fare era uscito per una lunga passeggiata lungo le rive fino a San Giusto, Emilio Molo aveva con se i documenti ed un centinaio di euro.