Appello lanciato al governo in diretta televisiva su La7 da 35 sindaci veronesi, nel corso della trasmissione “Piazza pulita
Verona – “Hanno la mia totale solidarietà, sono al loro fianco non solo a parole ma con tutte le armi che la Regione ha a disposizione. Non è da oggi che vado sostenendo in tutte le sedi che è in corso un attacco centralista alle autonomie locali per portarle alla fame. E’ lo stesso scempio che si sta compiendo con i tagli alle Regioni”.
Il presidente della Regione Luca Zaia dichiara il proprio sostegno all’appello lanciato al governo in diretta televisiva su La7 da 35 sindaci veronesi, nel corso della trasmissione “Piazza pulita”, per fermare i tagli ai finanziamenti destinati ai Comuni che rispettano il Patto di stabilità.
“I tagli sui trasferimenti agli enti locali – commenta Zaia – sono non solo un danno ma anche una presa in giro per i comuni virtuosi. Svuotando le autonomie locali e ricentralizzando il controllo della spesa, si potrà continuare a dare a chi spreca, a tutto vantaggio dei comuni che hanno speso di più e in maniera inefficiente.
“La manovra del governo è ormai evidente – conclude Zaia – e conferma che i tagli ci sono, ammontano a cifre esorbitanti e colpiscono gli enti locali e le Regioni virtuose, come il Veneto. In sanità si sta verificando la stessa manfrina. E’ stata sbandierata l’applicazione dei costi standard per tagliare davvero gli sprechi e non i servizi, ma erano solo parole. Al Veneto saranno imposti tagli per 240 milioni di euro e dovremo ancora una volta fare i salti mortali per dare ai nostri cittadini il livello di assistenza finora garantito e pagato con le loro tasse”.
“Il governo impoverisce brutalmente soprattutto chi ha sempre cercato di amministrare bene. Si rischia la riduzione dei servizi ai cittadini, compresa la sanità, a meno che non si aumenti ancora il livello di tassazione che è già incredibilmente alto. Per questo il Veneto sta dando battaglia in tutti i modi, compreso il ricorso alla Corte Costituzionale. Ma i sindaci veronesi hanno mostrato di saper bene a chi va imputato questo stato di cose”.