Imprenditore ritenuto responsabile di un crack da 20 milioni
Bolzano – Era a pochi metri dalla scaletta dell’aereo che, dall’aeroporto milanese della Malpensa, l’avrebbe riportato in Brasile, dove ormai si era stabilito con la famiglia, al riparo dalla giustizia italiana.
Ma al suo fianco sono comparsi i militari della Guardia di Finanza di Merano che, invece, l’hanno accompagnato nel carcere di Busto Arsizio. Nei guai è finito il titolare di una nota società di riferimento del florovivaismo italiano con sede a Merano, in Alto Adige, ed una unità produttiva a Sabaudia (Latina). L’uomo è ritenuto responsabile di un crack da 20 milioni di euro.
Da più di un anno i finanzieri meranesi, coordinati dalla Procura di Bolzano, erano sulle tracce dell’imprenditore che – secondo le indagini – assieme ai familiari e con la complicità di fidati collaboratori e professionisti, aveva condotto, nel 2017, al fallimento della società, che era debitrice – questa l’accusa – verso banche, fornitori, dipendenti, Inps ed erario.
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In breve
Capotreno aggredito. I carabinieri di Egna sono riusciti ad identificare tre uomini, tutti stranieri di origine kosovara di 19 e 20 anni, che alcuni giorni fa, presso la stazione ferroviaria di Egna, si sono resi responsabili di un aggressione al capotreno che li aveva fatti scendere da un convoglio regionale diretto a Verona, poiché sorpresi senza biglietto.
Vigili del fuoco al lavoro nella notte tra venerdì e sabato in Alto Adige a causa di due differenti incendi. Il primo intervento, attorno all’1.30, in un appartamento a San Candido dove è stato soccorso un uomo di 49 anni, trasportato poi dalla Croce Bianca nel vicino ospedale con una intossicazione da fumo. Il secondo intervento dei vigili del fuoco, questa volta avvenuto verso le 4 del mattino, è stato necessario per l’incendio di un sottotetto a Dobbiaco. In questo caso nessuna persona è rimasta coinvolta. Complessivamente è stato necessario l’intervento di 70 vigili del fuoco.