X

Assemblea Rurale. A Primiero sostegno agli Impianti ma la crisi morde il Bellunese

L’intervento del presidente (In allegato la relazione integrale) – Sostegno di 200mila euro agli impianti a fune di San Martino, ma con la necessità di un rapido risanamento e con relativa fusione, necessità di pensare ad una rappresentanza dei soci feltrini all’interno del Consiglio di Amministrazione. Sono stati programmati inoltre lavori di ristrutturazione alla filiale di Mezzano, mentre molto presto altri importanti progetti interesseranno la filiale di Imèr.

Sono solo alcuni dei punti toccati dal presidente Maurizio Bonelli, durante la sua relazione che si è soffermata in modo particolare sulla difficile situazione di crisi che interessa in particolare il Bellunese ma che si fa sentire anche in Trentino.

A questo proposito ha aggiunto: "Gli interventi anticrisi adottati dalla Provincia, quindi, hanno sicuramente permesso di attutire e, forse, congelare momentaneamente la vera portata e gli effetti della crisi economica/finanziaria in Trentino.  Nel Bellunese le dinamiche sono sostanzialmente le stesse. Le prime stime parlano di un calo allineato a quello registrato a livello nazionale, con previsioni di crescita per il triennio 2010-2012 molto modeste. Anche le stime tendenziali non evidenziano ancora variazioni positive.
Il movimento anagrafico delle imprese come pure il livello di occupazione in entrambe le province ha segnato una flessione ed ha indistintamente colpito sia il genere maschile che femminile anche se risulta senz’altro più diffuso nel Bellunese il ricorso alla cassa integrazione.

"La crisi – ha proseguito Bonelli – si è sentita in modo generalizzato ma la situazione appare più preoccupante nel commercio al dettaglio, nell’artigianato e nell’industria manifatturiera settore che ha evidenziato il calo più consistente rispetto al recente passato, dato anche dalla flessione delle esportazioni complice un rapporto di cambio che non le ha certo facilitate. L’analisi per settori evidenzia, nelle due province, per l’agricoltura una sostanziale tenuta della produzione con contrazione dei prezzi, per l’industria, complessivamente, una riduzione. L’artigianato, nel quale oltre il 45% delle imprese attive opera nel settore delle costruzioni, ha ovviamente risentito negativamente della crisi che ha investito il comparto, salvo la mitigazione in Trentino data dagli interventi provinciali. Un segnale di criticità emerge anche dall’incremento significativo sia del numero di titoli di credito (cambiali, tratte ed assegni bancari) protestati che dal numero di procedimenti concorsuali avviati sia presso il Tribunale di Trento che di Belluno".

Il Direttore presenta il bilancio – E’ toccato invece al direttore generale Renato Gobber, illustrare sinteticamente i dati di bilancio. Sototlineando i valori limitati del credito "anomalo" ha ricordato che per il futuro le preoccupazioni sono legate alla "continuità della disponibilità delle risorse e alla qualità del credito".

ll bilancio in sintesi – Il conto economico della Cassa rurale Valli di Primiero e Vanoi chiude con un utile dopo imposte di euro 1.837.014 al 31 dicembre 2009 contro euro 1.040436 di dicembre 2008, con un aumento del 76,56%.i costi operativi aumentano del 4,46% così come il margine di intermediazione che si attesta su un +4,65%.Il risultato della gestione finanziaria aumenta così del 12,83%. Da segnalare inoltre – sempe dal conto economico – le commissioni nette che passano da euro 1.138.383 del 2008 ad euro 1.582.768 nel 2009 (+39,04%). Scende invece del 2,88% il margine di interesse.

Lo Stato patrimoniale 2009 pareggia invece su una cifra di euro 381.975.856 (+4,22% rispetto al 2008). I crediti verso la clientela ammontano ad euro 307.092.702 (+8,39%) mentre i debiti ad euro 167. 687.310 (+3,03%).
Infine i titoli in circolazione nel 2009 sono pari a 161.483.511 euro (+12,91%). Dati accertati nella loro correttezza da parte del Presidente del Collegio sindacale, Renzo Orsega.

Il dibattito – Alla presenza di 1360 soci (deleghe incluse), prima del via libera al bilancio con la sola astensione di Daniele Gubert, hanno preso la parola i soci. Da Siror è intervenuto Marcello Longo che si è complimentato per la gestione ma invitando i vertici ad essere ancor pià vicini alle imprese. In vista di una modifica allo statuto della Cassa, ha proposto di modificare l’art. 49 che prevede la possibilità di un ristorno dell’utile ai soci. Il socio i Imèr Mauro Colaone in un intervento più articolato ha invece evidenziato il notevole aumento dell’utile e ne ha chiesto le motivazioni. In sintesi la risposta della dirigenza, è stata che la Cassa ha prestato soldi più degli altri, sostenendo la clientela e gli imprenditori in un momento difficile, remunerando però – nel contempo – in linea con il mercato.

I soci – Oltre ai giovani per lo studio e ai soci storici, premiato durante l’assemblea il socio nr. 4mila, noto agente di commercio bellunese, molto conosciuto tra gli albergatori di Primiero. Al 31 dicembre 2009 si attestano a 3927, contro i 3639 del 2008 e i 2948 del 2007. Una crescita costante che dimostra l’interesse – non solo locale – per la Cassa rurale. Le donne sono 1289, 2552 i maschi, le personalità giuridiche 86.

Il territorio – Per quanto riguarda invece il radicamento territoriale, possiamo notare che nel 2009 i soci del Sopra Pieve (Alto Primiero) sono 1674, del Sotto Pieve 1208, del Vanoi 593 che supera persino il Felrino con 452 (in netta credscita rispetto ai 156 del 2007).

Le azioni per i soci – Stabili come di consueto le azioni della Cassa in favore dei soci: dalla cultura ai giovani fino alla gita sociale.Nel 2009 – tra i vari interventi di rilievo – a favore della protezione civile (euro 38.470), nella cultura e formazione (euro 49.346), per lo sport oltre 45mila euro e nelle attività sociali (euro 86.578).

Categories: NordEst
Redazione:
Related Post