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Attacco al sistema informatico 5 Stelle, hacker è un veneto di 30 anni

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Individuato dalla polizia postale il responsabile dell’attacco hacker della scorsa estate alla piattaforma Rousseau, il sistema per le votazioni online e le attività politiche del Movimento Cinquestelle

NordEst – Si tratta di untrentenne residente in una città del Veneto. E’ indagato per avere violato il sistema informatico della Piattorma Rousseau, la scorsa estate.  Secondo la polizia, l’uomo sarebbe il responsabile dell’attacco hacker della scorsa estate alla piattaforma dei Cinquestelle, il sistema per le votazioni online e le attività politiche del Movimento.

A lui, dopo cinque mesi di indagini, sono risaliti gli uomini della polizia postale di Milano e del Centro nazionale contro i crimini informatici. Il trentenne veneto è stato iscritto nel registro degli indagati della procura di Milano con l’accusa di accesso abusivo a sistema informatico.  L’attacco dello scorso agosto L’attacco hacker subito da Rousseau era avvenuto lo scorso agosto.

Dopo l’accaduto, il sistema era stato modificato. Lo stesso pirata, successivamente, aveva fatto sapere che la nuova versione di Rousseau  non presentava più la vulnerabilità segnalata. L’attacco era avvenuto alla vigilia delle votazioni.  Subito dopo la segnalazione del “buco” il sito dell’hacker era scomparso così come i suoi account social.

La notte dell’attacco un account Twitter denominato r0ugue_0  ha pubblicato sul social network: “ahrr ahrr povero ebete volevi tenere il bottino al sicuro? ma al sicuro qua non è niente #WhiteHatLosers #Hack5StelleR3B0RN”. Così si controllano le votazioni. Un avvertimento, che ha obbligato il Movimento a riprendere in mano la sicurezza interna del sistema informatico.

Lo studente, che risulta ancora iscritto alla Facoltà di Matematica dell’Università di Padova, aveva spiegato il suo gesto online: “Ho avvisato via e-mail i gestori del sito della vulnerabilità trovata – scriveva ‘Galois’ – che mi hanno risposto che stanno lavorando per risolvere il problema, in questo momento la variabile non mi sembra più vulnerabile. Non scriverò qual era la variabile vulnerabile. Non escludo – spiegava ancora – possano esserci ulteriori vulnerabilità o errori nel sito”.

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