La donna che aveva appena partorito sarebbe una 27enne nigeriana che aveva fatto scalo intermedio a Vienna, è stata identificata e ricoverata in ospedale
Austria – Un neonato in arresto cardiaco, avvolto in un sacchetto di plastica e messo in un bidone della spazzatura. Questa la scena agghiacciante che si sono trovati di fronte, gli addetti alle pulizie dell’aeroporto di Vienna-Schwechat. I soccorritori in tutti i modi hanno tentato di rianimarlo.
Gli hanno praticato a lungo il massaggio cardiaco, lo hanno intubato, gli hanno fatto un’iniezione di adrenalina al cuore cercando di riattivare il battito. Inutile la corsa in ambulanza fino all’ospedale, così come l’impegno dei medici per salvare il bambino, subito portato nella sala di rianimazione del pronto soccorso.
La corsa contro il tempo dei soccorritori prima e dei medici poi, ancora sconvolti dalla vicenda, è cominciata alle prime ore del mattino, mentre poco dopo in ospedale sono cominciate le ultime vane operazioni per tentare di salvare la vita al piccolo.
La donna che aveva appena partorito, sarebbe una 27enne nigeriana che aveva fatto scalo intermedio a Vienna, è stata identificata e ricoverata in ospedale.