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Autonomia, il testo arriva al Consiglio dei Ministri. Stefani: “Regionalismo differenziato è la chiave”. De Luca: “Pronti a tutto per bloccarla”. Zaia: “Pronti alla firma”

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Documento finale sull’autonomia. Veneto pronto alla firma. La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha approvato un ordine del giorno sulle problematiche relative ai criteri per l’assegnazione dei contributi finanziari per le Tv locali

NordEst – “Non c’è nessuno slittamento. I testi sono pronti e li porto in Consiglio dei Ministri domani. Restano dei nodi politici sui quali discutere”. Lo rende noto il ministro per gli Affari Regionali Erika Stefani relativamente al testo per l’autonomia rafforzata del Veneto, Lombardia e Emilia Romagna.

“Nessuna misura di solidarietà nazionale – aggiunge Stefani – verrà meno e mai saranno sottratte risorse da un territorio in favore di un altro. Ricordiamo che l’efficientamento della spesa pubblica nelle singole regioni genera un beneficio a tutto l’impianto statale. L’attribuzione delle competenze è un avvicinamento dell’amministrazione pubblica ai cittadini affinché vedano e valutino direttamente il lavoro compiuto dagli amministratori. Siamo positivi. I testi ci sono e prendono atto del grande lavoro fino a qui fatto”, afferma ancora Stefani. “Pensiamo che il regionalismo differenziato sia la chiave di volta per le regioni. È un’occasione da cogliere e non – conclude – un pericolo da scampare”.

“Faremo di tutto per bloccare il processo dell’autonomia differenziata se vengono meno le questioni di contenuto e metodo democratico. Siamo pronti al ricorso alla Corte Costituzionale, alla mobilitazione sociale e alla lotta”, ha detto il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. “Lo spirito che abbiamo è di un nuovo Risorgimento se vanno avanti spinte destinate a disgregare l’unità del Paese”, ha aggiunto.

“C’è finalmente un documento finale sulla autonomia che, se fosse confermato avere i contenuti proposti dal Veneto, per noi è immediatamente sottoscrivibile”, ha detto il presidente del Veneto, Luca Zaia, dopo l’annuncio dato dal ministro Erika Stefani. “Ci sono ancora delle resistenze su taluni aspetti da parte di certi dicasteri – aggiunge Zaia – ma sono e resto un inguaribile ottimista, spero che questi ostacoli vengano superati perché se così sarà, si firma”.

 

 “Il Trentino ha già messo a punto degli strumenti per affrontare questa problematica e vuole continuare ad adoperarli”. Questo in sintesi il messaggio a proposito di reddito di cittadinanza, portato alla Conferenza delle Regioni, che si è tenuta a Roma, dal presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, assieme al governatore altoatesino, Arno Kompatscher. “Vorremmo – ha detto Fugatti – che a livello organizzativo il reddito di cittadinanza proposto dal governo nazionale non mettesse in discussione i percorsi che già esistono, per non creare sovrapposizioni o conflitti fra misure che si propongono il medesimo obiettivo. In definitiva – sottolinea – si chiede la possibilità di intervenire con le risorse previste dallo Stato senza mettere in discussione gli strumenti che già esistono e che hanno dimostrato di funzionare. Anche in virtù del fatto che in questa materia esistono prerogative statutarie che rientrano fra le competenze primarie garantite dall’Autonomia speciale”.

La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha approvato un ordine del giorno sulle problematiche relative ai criteri per l’assegnazione dei contributi finanziari per le Tv locali. Nel testo – che il presidente Stefano Bonaccini ha inviato al ministro Luigi Di Maio – si sottolinea che il documento approvato dalla Conferenza delle Regioni il 24 gennaio non intendeva in alcun modo “ritardare l’erogazione delle risorse alle Tv locali, ma solo evidenziare la necessità di verificare gli eventuali elementi di novità penalizzanti per alcune Regioni”. Con l’ordine del giorno approvato, la Conferenza delle Regioni ha ribadito “la necessità di una rapida accelerazione delle procedure di assegnazione da parte del Ministero dello Sviluppo economico, e conferma la propria disponibilità ad un proficuo confronto con il Governo e le associazioni di categoria finalizzato ad analizzare nel dettaglio gli impatti delle normative a tutela del pluralismo dell’informazione e del suo adeguato sostegno”.

La conferenza ha raggiunto inoltre un accordo e trasmesso alla conferenza Stato-Regioni il nome di Sandro Pappalardo come componente del cda dell’Enit, in rappresentanza delle Regioni. Pappalardo, cinquantenne, colonnello e vice presidente del Cocer (organo di rappresentanza dell’Esercito italiano), è attualmente assessore al Turismo della Sicilia. Per la prima volta il rappresentante delle Regioni all’Enit sarà un assessore in carica. Il Consiglio dei ministri ha già deliberato la nomina del presidente Giorgio Palmucci, presidente di Confindustria Alberghi. Ancora da nominare il terzo consigliere e membro del cda dell’ente del turismo scelto dal ministro sentito il parere delle associazioni di categoria. A quanto si apprende si sarebbe raggiunta un’intesa su Magda Antonioli, professoressa della Bocconi ed esperta di economia del turismo.

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