Zaia: “Giornata storica, primo documento ufficiale di un lungo percorso”
- TESTO Accordo preliminare in merito all’intesa prevista dall’art. 116, terzo comma della Costituzione, tra il Governo della Repuibblica Italiana e la Regione del Veneto [file .pdf – 1 mb] (28 febbraio 2018)
Roma – E’ stato firmato a Palazzo Chigi l’accordo sulla cosiddetta autonomia differenziata tra il Governo, rappresentato dal sottosegretario agli Affari regionali, Gianclaudio Bressa, e le Regioni Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna.
“È una giornata storica è la prima volta che accade, penso che al 70mo anno della costituzione finalmente arriva qualcuno che decide di dare spazio alle autonomie, al regionalismo e quindi autonomia che arriva alle regioni. È una giornata storica si firma il primo documento. Salvini? Ne ha spese tante di parole. Un grande obiettivo è stato l’aver inserito nell’intesa il superamento della spesa storica, la trattativa su 23 materie come previsto dalla Costituzione, la compartecipazione ai relativi tributi, l’istituzione di una Commissione paritetica come per Trento e Bolzano.
I prossimi passaggi, col nuovo Governo, riguarderanno l’apertura dei tavoli per le 18 materie ancora non trattate, in vista della chiusura dell’intesa da far approvare poi dal Parlamento. Sarà un accordo del valore di 10 anni che dopo 8 sarà sottoposto a “tagliando” e rinnovo. Così il governatore della Regione Veneto, Luca Zaia, arrivando a Palazzo Chigi.
Ecco la storica firma sull’autonomia con il governo a Palazzo Chigi
Publiée par Roberto Maroni sur Mercredi 28 février 2018
L’Intesa firmata a Roma, prevede forme e condizioni particolari di autonomia che le Regioni assumono come prevede l’articolo 116 della Costituzione all’interno di due elenchi: le 20 competenze concorrenti tra Stato e Regioni, dal commercio con l’estero alla ricerca, all’energia, e le tre competenze esclusive dello Stato: giustizia di pace, istruzione e tutela dell’ambiente.
In sostanza le tre Regioni hanno chiesto le competenze – altre poi si sono accodate ma queste sono le prime ad averlo fatto e quindi oggi a firmare l’accordo preliminare – lo Stato ne ha misurato il costo e quindi calibrato le risorse in base ai nuovi compiti accordati all’amministrazione regionale. Le prime a muoversi sono state Veneto e Lombardia, dopo l’esito positivo del referendum sull’autonomia dello scorso 22 ottobre, seguite subito dopo dall’Emilia Romagna. L’autonomia differenziata è possibile grazie all’articolo 116, comma terzo, della Costituzione.
#AUTONOMIA / Ecco il testo dell'accordo preliminare col Governo firmato oggi a Palazzo Chigi. Potete scaricarlo integralmente qui > https://t.co/ILscCAmcYs pic.twitter.com/vLwBZ6QB1R
— Luca Zaia (@zaiapresidente) February 28, 2018
Il primo commento del governatore veneto
La firma a Roma sull'#autonomia differenziata. Luca @zaiapresidente @RegioneVeneto: "Una giornata storica. La prima volta che accade. Penso che al 70mo anno della #Costituzione finalmente arriva qualcuno che decide di dare spazio alle autonomie" https://t.co/0vPGoA7jNl pic.twitter.com/Oroue6Jb5W
— Tgr Rai Veneto (@TgrVeneto) February 28, 2018
Stessa penna del referendum
#AUTONOMIA Alle 12.30 si firma a palazzo Chigi la pre-intesa quadro… per "scaramanzia" mi sono portato la stessa penna con cui ho indetto il referendum del 22 ottobre… pic.twitter.com/VXz6ZYJCWr
— Luca Zaia (@zaiapresidente) February 28, 2018
La soddisfazione di Maroni
Che soddisfazione! Oggi ho firmato con il Governo lo storico accordo per l’Autonomia della Lombardia. Pochi ci credevano, ma ce l’abbiamo fatta! È una grande gioia per me completare in bellezza, con questo ennesimo successo, la mia attività di Governatore #orgoglio #autonomia pic.twitter.com/XOLMle8tza
— Roberto Maroni (@RobertoMaroni_) February 28, 2018