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Autostrade: scattano gli aumenti, Autovie venete tra i rincari maggiori

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In media gli aumenti saranno del + 3,9%, quelli di Autovie venete superano il 7%

 

autostrada-brennero

NordEst – Il nuovo anno inizia con una brutta sorpresa per gli automobilisti italiani. Dal primo gennaio sono scattati gli aumenti dei pedaggi sulle autostrade, che in media costeranno il 3,9% in più: la prima di una lunga serie di rincari e scadenze fiscali che caratterizzerà il mese di gennaio.

Il ministro dei trasporti Maurizio Lupi, però, sottolinea che gli aumenti sono stati “contenuti” grazie ad un’azione di calmieramento svolta dal Ministero. Gli incrementi approvati con decreto dai Ministeri dei trasporti e dell’economia oscillano da punte che superano l’8% a casi in cui non si verifica nessuna variazione.

Il podio dei tartassati
In effetti la media deli aumenti per i pedaggi autostradali è del 3,9%, ma in alcuni casi si è arrivati a rincari decisamente superiori. Gli incrementi sulla rete autostradale arrivano a superare in alcuni casi anche l’8%, con il caso limite della Padova-Venezia dove il rincaro tocca il 300%. Gli aumenti hanno riguardato anche la Strada dei Parchi, la società che gestisce le autostrade A24 Roma-L’Aquila-Teramo e A25 Torano-Pescara, con un +8,28%. Seguono la concessionaria Centro Padane, società che gestisce varie autostrade in Emilia e Lombardia, con +8,01% e le Autovie venete (+7,17%).

+4,43% per Autostrade per l’Italia
Autostrade per l’Italia, che gestisce la gran parte della rete autostradale italiana, aumenta i pedaggi del 4,43%. Non si registra invece nessun aumento per il consorzio Autostrade Siciliane Messina-Catania e Messina-Palermo, per le Autostrade Meridionali e per la Asti-Cuneo.

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