NordEst

Banchetto con l’orso, carne sotto sequestro in una cella frigo di Primiero (I COMMENTI)

Share Button
Sequestro e polemiche – Ora però, i leghisti promettono di servire quella carne – con il necessario certificato – alla prossima festa del Tesino. Per il momento la carne di orso se ne sta tranquilla in una cella frigorifera di un noto ristorante nel centro di Fiera di Primiero, lontna dalle polemiche e dal chiasso mediatico di queste ore, non sempre accolto con piacere dai residenti.

I militari della Forestale di Vicenza e i carabinieri del Nas, sarebbero stati inviati a Imèr alla festa della Lega, proprio dalla direzione generale del servizio Cites di Roma.

Cites è l’acronimo in inglese di "Convenzione sul commercio internazionale delle specie di flora e fauna a rischio di estinzione", firmata a Washington nel 1975, alla quale aderiscono 169 Paesi. L’orso è una specie protetta, l’importazione di carni è soggetta a procedure rigorose, mancava il certificato Cites, inevitabile il sequestro.

I leghisti cercano il fornitore e si fanno assicurare che il documento esiste e, a breve, arriverà dalla Slovenia in Italia. Ma questo non ha bloccato il sequestro. La carne di orso deve essere sottosposta a controlli sanitari severi perché può contenere trichina, un parassita pericoloso per l’uomo. Può farlo solo l’Istituto Zooprofilattico delle Venezie, che ha sede a Legnaro (Padova).

Esultano gli ambientalisti –
Ma i leghisti trentini insistono: l’obiettivo era far parlare dell’orso e dei danni che provocano i plantigradi introdotto dalla Slovenia al Trentino con il progetto ‘Life Ursus’.

Politica nazionale mobilitata –
La politica è entrata a gamba tesa in questa iniziativa e si è mobilitato il popolo del we, contrario a questo "banchetto indecente", come ha scritto addirittura sul proprio blog, il ministro degli Esteri Franco Frattini. Dello stesso parere Stefania Prestigiacomo, ministro dell’ Ambiente ("Evento barbarico") e il ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla, che ha più volte chiesto a Bossi di evitare "una provocazione che offende il sentimento di rispetto che gli italiani hanno verso gli animali".

E come da copione, la Lega ha dato colpa a Roma: lo ha fatto Erminio Boso, già senatore e parlamentare europeo, puntando il dito sulla capitale che ha mandato i controlli. Boso ha annunciato: "Chiamerò Bossi e gli chiederò di lasciare questa maggioranza". Idea subito stoppata dal senatore trentino Sergio Divina, che dice: "Non saranno pochi chilogrammi di carne di orso a fare saltare un Governo. Questi ministri hanno alla fine esaltato quello che era il fine della nostra proposta: portare l’attenzione sull’orso, che e’ un vero problema. Forse e’ ora di rivedere il progetto ‘Life Ursus’, che e’ costato non poche lire al Trentino".
Share Button

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *