La Squadra mobile di Trento, con la collaborazione della Squadra mobile di Venezia, delle unità cinofile della Questura di Bologna, degli artificieri della Questura di Bolzano e del Reparto mobile di Padova, ha eseguito i provvedimenti di fermo
NordEst – La polizia di Trento ha fermato un gruppo di persone, ritenuto responsabile di numerosi assalti ai bancomat verificatisi in provincia negli ultimi due mesi. I 4 fermati sono tutti residenti in provincia di Trento e legati tra loro da vincoli di parentela.
Sei, in particolare, gli episodi contestati alla banda: l8 gennaio a Cognola, il 27 gennaio a Volano e a Pomarolo, il 1 febbraio a Bosentino, tre giorni dopo – il 4 febbraio – a Cadine, il 9 marzo a Besagno, nel comune di Mori. Comune a tutti gli episodi il modus operandi, i malviventi hanno fatto saltare i distributori automatici con l’esplosivo, anche se non tutti i colpi tentati sono andati a segno.
Proprio l’ultimo episodio, quello di Mori, sarebbe stato fatale alla banda: uno dei componenti è stato infatti arrestato in flagranza di reato, trovato in possesso di una “marmotta”, un dispositivo utilizzato per far saltare in aria gli sportelli bancari.
Non solo bancomat: la banda è ritenuta responsabile anche di altri reati, quali furto d’auto, furti in negozio e in auto in sosta, oltre alla fabbricazione e detenzione di esplosivi e all’associazione a delinquere. I fermi sono stati eseguiti dalla squadra mobile di Trento, in collaborazione con la squadra mobile di Venezia. le unità cinofile della questura di Bologna, gli artificieri di Bolzano e il reparto mobile di Padova.