La congiuntura economica negativa ha significativamente ampliato il gap tra le due zone d’Italia
NordEst – Nord e Sud sono stati entrambi penalizzati dalla crisi, ma in maniera molto differente. Secondo un rapporto di Bankitalia, la congiuntura economica negativa ha significativamente ampliato il gap tra le due zone d’Italia. Nel 2013, infatti, il Pil del Mezzogiorno è risultato inferiore del 13,5 per cento rispetto a quello del 2007; nel Centro-Nord, il calo è stato del 7,1 per cento. Nello stesso periodo, i consumi delle famiglie del Sud sono calati del 19,1 per cento, quelli del Centro-Nord del 13,9.
Particolarmente allarmanti, poi, appaiono i dati sull’occupazione, il cui divario tra Sud e Centro-Nord si è attestato, nel 2013, a 21 punti, conto i 18,8 del 2007; inoltre, negli anni della crisi, l’occupazione del Meridione è calata di addirittura 9,5 punti percentuali, contro gli 1,1 punti del Cento-Nord.
Il forte calo degli investimenti, infine, ha notevolmente ridimensionato la capacità produttiva degli impianti industriali del Mezzogiorno, il cui grado di utilizzo, nel 2013, si è attestato sul 62,4 per cento contro il 72,6 per cento del Centro-Nord.