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Belluno, imbrattamenti alla stazione Ferroviaria

Indagini della polizia consentono di individuare il responsabile


Belluno – A seguito di un episodio di imbrattamenti alla stazione di Belluno accertato il 2.8.2015 l’attività di indagine eseguita da questo Ufficio in sinergia con la Questura di Belluno, consentiva di individuarne il responsabile e deferirlo alla locale A.G. per il reato previsto dall’art. 639 C.P..

L’interesse espresso dalla vicenda, oltre all’evidente aspetto della tempestiva identificazione dell’autore dei fatti, è rappresentato dalla conferma della piena disponibilità e collaborazione tra Uffici della Polizia di Stato non vincolati gerarchicamente, come avviene a Belluno tra la Questura e le Sezioni delle Specialità.

Ecco, nello specifico, come si è svolta la vicenda:
la mattina del 2 agosto scorso il personale dipendente della Polfer di Belluno, nel procedere ai consueti controlli alla struttura ferroviaria all’atto di intraprendere il servizio di vigilanza in orario 07/13, notava numerosi imbrattamenti sui muri interni e perimetrali della stazione.

I graffiti rilevati , avente tutti la medesima matrice deducibile dalla identica caratteristica dei segni e del colore del pennarello utilizzato (viola), consistevano nella ripetizione della scritta “IRA” ed “ESISTO”.

Immediatamente venivano visionate, e memorizzate, le significative registrazioni notturne dell’impianto di videosorveglianza della stazione dalle quali si nota che, verso le ore 4.55 del 2.8.2015, un giovane giunge assieme ad altri soggetti nel piazzale esterno la stazione a bordo di un’auto bianca con tettuccio nero.

Questi viene osservato mentre procede ad imbrattare dapprima gli infissi esterni dello stabile e la protezione in plexiglass dell’attigua cabina telefonica.

Il medesimo procede, nei minuti seguenti, con analoghe azioni vandaliche nel percorso all’interno della stazione ossia nell’atrio biglietteria (sui rivestimenti in legno delle pareti), sul corridoio d’accesso ai binari (sulla bacheca degli orario ferroviario, sui pannelli destinati ad esposizioni pubblicitarie e su un pannello in legno di rivestimento murario) e su un infisso (vetrata di una porta) del corridoio d’accesso al Buffett.

Le registrazioni mostrano che nel proseguo dell’azione il giovane, una volta uscito sul marciapiedi del primo binario, entra nei bagni di uso pubblico nei quali, in fase di sopralluogo venivano rilevate e documentate fotograficamente numerose scritte del tutto assimilabili a quelle precedentemente eseguite e descritte.

Le immagini dimostrano, inoltre, che il giovane attraversa i binari di stazione per poi allontanarsi definitivamente dalla stazione dopo aver eseguito un ulteriore imbrattamento della vetrata di una porta collocata sulla parete nord-est dello stabile.
In fase di ulteriori sopralluoghi estesi alle zone limitrofe lo scalo venivano peraltro riscontrate scritte dello stesso colore (pennarello viola) e dicitura “IRA”, sui pannelli in plexiglass della cabina telefonica posta nel lato sud/centro cittadino del piazzale

Vittime delle Foibe, delle due pensiline delle fermate degli autobus di linea disposte sull’attigua via Dante direzione centro, su un attiguo pannello in lamiera porta orari degli autobus e su una cabina servizi (verosimilmente dell’Enel).
Ulteriori imbrattamenti dello stesso tipo (colore e/o dicitura) venivano rilevati all’imbocco del sottopasso pedonale della stazione, lato viale Europa.

Nell’ambito delle iniziative volte all’identificazione del responsabile dei fatti descritti, che non risultava noto a questo Ufficio, veniva proposta in visione la registrazione della videosorveglianza anche a personale delle Volanti della locale Questura. Tale iniziativa consentiva il riconoscimento dell’autore dei fatti, (R.F. di 18 anni) che veniva quindi deferito alla locale A.G..

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