All’insaputa dei cittadini coinvolti, infatti, a fronte delle pratiche di finanziamento create ad hoc (mediante la falsificazione di documenti personali, contraffazione di firme, emissione di falsi documenti di vendita e falsi statini paga o cedole pensione) l’istituto finanziario erogava i prestiti che tuttavia finivano sui conti della CIEFFE GROUP S.r.l.. Di contro, l’istituto chiedeva la restituzione rateale agli ignari “clienti-debitori”.
Le indagini – Avviate circa un anno e mezzo fa a seguito della ricezione di alcune denunce, sono state condotte, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Belluno, sulla base della documentazione acquisita a seguito di numerose perquisizioni presso la sede dell’azienda coinvolta, presso ditte clienti e fornitori di questa, nonché attraverso indagini bancarie presso alcuni istituti di credito e presso l’istituto finanziario che, suo malgrado, è rimasto coinvolto nel meccanismo truffaldino ideato dall’associazione criminale.
L’importo dei finanziamenti indebitamente ottenuto a danno dei vari “clienti” è di circa 60.000 euro, ma è da segnalare che, prima dell’intervento dei Carabinieri e della Guardia di Finanza bellunesi, gli indagati avevano predisposto la richiesta di finanziamenti a “favore” di un numero più consistente di “clienti” (per un importo di oltre centomila euro):l’intervento tempestivo delle Forze dell’Ordine ha impedito che gli intenti criminosi avessero più gravi conseguenze.
A carico delle persone le cui identità sono state”rubate” e sfruttate per i fini criminosi, oltre alle richieste di pagamento delle rate derivanti da un finanziamento mai richiesto, e quindi oggetto di contestazione, vi è stata un’ulteriore “spiacevole” conseguenza, ossia l’iscrizione nelle liste dei “cattivi pagatori”, cui attingono normalmente banche e finanziarie allorquando ricevono richieste di mutui o finanziamenti personali.
I quattro soggetti fermati – F.M., 52 anni, residente a Cecina (LI), B.Q., 45 anni, residente a Saviano (NA), L.G., 33 anni, residente a Ponte nelle Alpi (BL), A.G., 42 anni, residente a Saviano (NA), in qualità di amministratori di diritto e di fatto della CIEFFE GROUP S.r.l., sono stati ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata, alla falsità materiale commessa dal privato ed alla sostituzione di persona. Un quinto soggetto è stato denunciato per aver concorso con i predetti in una ulteriore truffa perpetrata fuori regione.
Ai componenti dell’organizzazione è stata contestata anche la bancarotta fraudolenta aggravata in conseguenza della dichiarazione di fallimento della CIEFFE GROUP S.r.l.: dalla disamina della contabilità, infatti, le Fiamme Gialle hanno riscontrato la distrazione di beni aziendali nonché alterazioni di bilancio. Proseguono gli accertamenti della Compagnia della Guardia di Finanza di Belluno finalizzati alla quantificazione e successiva tassazione dei proventi delle illecite attività.