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Berlusconi ai ferri corti: dopo la fiducia Lega rilancia il voto (VIDEO)

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Barzelletta con bestemmia per il Premier
GUARDA IL VIDEO DI BERLUSCONI
(L’Espresso)


Nuova figuraccia –
E’ di nuovo bufera sul presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Questa volta, al centro delle attenzioni c’è una storiella con finale in bestemmia davanti ad alcuni militari in Abruzzo.
Neanche a dirlo, la protagonista? Rosy Bindi.

Dopo il video girato sotto Palazzo Grazioli la notte del suo compleanno in cui coltiva l’idea di istituire una commissione di inchiesta sull’operato dei magistrati, spiega la funzione dei partiti per i ‘politici di professione’ e preannuncia uno svecchiamento del partito, spunta ora un altro video che ritrae Silvio Berlusconi che parla a un gruppo di militari nel corso di una sua visita in Abruzzo. Pubblicato dal settimanale ‘l’Espresso’ il documento filmato ha scatenato un’ondata di polemiche e di reazioni critiche.

Nel video c’è il presidente del Consiglio, attorniato da un gruppo di militari (probabilmente elicotteristi della Guardia di Finanza, spiega il settimanale). L’atmosfera è informale e Berlusconi si ‘lancia’ in una delle sue proverbiali barzellette. Protagoniste le donne e con un finale su Rosy Bindi. A scetenare l’ilarità generale (ma anche le critiche) è la bestemmia con la quale si chiude la storiella. L’incontro abruzzese si chiude con la raccomandazione del premier; "Nessuno di voi mi tradisca… eh", esclama il presidente del Consiglio. Ma uno dei presenti, chiosa ‘L’Espresso’, invece aveva una videocamerina e ha girato tutto.

Barzelletta con bestemmia per il Premier
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(L’Espresso) 


Una storiella? –
Da parte sua Berlusconi spiega: ‘Quella di cui si parla è una storiella circolata un anno fa in tutto il Parlamento. Averla raccontata, in privato, non è né un’offesa né un peccato, è solo una risata. Il cattivo gusto e la responsabilità sono casomai di chi la pubblicizza. Mi spiace – aggiunge – solo se qualcuno nella sua sensibilità si sia sentito turbato. Ma non ci credo. E’ soltanto un pretesto per attacchi strumentali e ipocriti‘.
 
Dure critiche dalla Chiesa e dalla politica- Immediata la replica del vicepresidente della Camera dei Deputati e Presidente dell’Assemblea Nazionale del Pd Rosy Bindi. ‘Penso che questa volta il presidente del Consiglio – sottolinea – prima che a me debba chiedere scusa a tutti i credenti di questo paese, alla Chiesa e quella stampa cattolica di cui ieri si è vantato di avere l’attenzione’.
 
"Le barzellette sugli ebrei e sulle donne sono sempre un fatto sgradevole – scrive poi in un post sul web -. Pronunciate da un capo del governo diventano un moltiplicatore dei pregiudizi e del disprezzo sociale‘. "Come previsto – continua – Berlusconi si dichiara vittima di attacchi strumentali e ipocriti. Non chiedo le scuse a un premier che senza pudore rivendica il privato come il luogo in cui tutto è permesso – dalle barzellette blasfeme alle escort – perché nessuno ti vede o ti sente. Mi preoccupa, invece, questa sua arrogante pretesa. Ci sono la doppiezza morale e l’inaffidabilità umana prima ancora che politica del nostro presidente del Consiglio. Prima se ne va e meglio è per tutti" conclude la presidente dell’assemblea nazionale del Pd.
 
Solidarietà alla Bindi è stata espressa dal vicesegretario del Pd, Enrico Letta, per il quale ‘è intollerabile questo decadimento e questo reiterato ricorso alle offese personali. Non è più possibile che Berlusconi continui a fare il primo ministro della nostra democrazia. La nostra determinazione a mandarlo a casa cresce ancora, se possibile’.
 
"Come credente, come politico, come uomo, come cittadino sono esterrefatto per un simile, inqualificabile, comportamento commenta Beppe Fioroni del Pd -: di fronte a un presidente del Consiglio che racconta barzellette con bestemmie e offende le donne non c’è purtroppo null’altro da aggiungere se non la constatazione del punto più basso dello scadimento al quale siamo arrivati".
 
‘Disgustata’ la deputata dell’Unione di centro Paola Binetti. "Il presidente del Consiglio crede che si possa scherzare su tutto, anche bestemmiando, con barzellette più disgustose che spiritose – sottolinea -. Basta ridicolizzare le donne che, come Rosy Bindi, fanno politica con la stessa grinta e determinazione dei loro colleghi; basta mescolare la politica con quella frivolezza tipica di certi ambienti che evidentemente il premier conosce bene". "Il ‘no’ alla bestemmia – aggiunge – è un dovere assoluto per chiunque abbia fede, ma anche per chi non ce l’ha, perche’ non e’ mai lecito irridere i valori in cui altri credono. Tanto piu’ quando si e’ il presidente del Consiglio".
 
Il capogruppo Idv alla Camera Massimo Donadi esprime il suo sostegno alla Bindi ‘ancora una volta offesa dalle squallide e volgari barzellette di un uomo che evidentemente è affetto da misoginia senile". La barzelletta su Rosy Bindi è solo l’ultimo atto di quella che ormai è diventata una trilogia da collezione. Protagonista, sempre e solamente, la presidente dell’Assemblea del Pd. A questo punto, quasi un’ossesione per il Cavaliere.
 
Il primo atto della ‘bindeide’ firmata Silvio Berlusconi risale al 2009, era il mese di ottobre. In una puntata di ‘Porta a porta’ si discute animatamente del lodo Alfano. In diretta arriva la telefonata del premier che, al culmine di un botta e risposta con la Bindi ospite in studio, sbotta: "Lei è più bella che intelligente. Non mi interessa nulla di ciò che eccepisce". L’esponente del Pd, però, rintuzza: "Sono una donna che non è a sua disposizione". Frase che poi, stampata anche su maglietta, diventa uno slogan ‘rosa’ del Pd.
 
Atto secondo, siamo nel luglio scorso, il 19, a Novedrate. Il presidente del Consiglio visita l’università telematica E-Campus in provincia di Como. In un incontro con gli universitari, il Cavaliere si scatena: "Mi accusano sempre di circondarmi di belle ragazze senza cervello. Ecco invece qui delle belle ragazze che si sono laureate con il massimo dei voti e che non assomigliano certo a Rosy Bindi". Ma in realtà l’insolito legame Berlusconi-Bindi ha un prologo, che risale al 2003. All’epoca il Cavaliere presenta la candidata Viviana Beccalossi: "E’ più brava che bella. Il contrario di Rosy Bindi".
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