Giunta comunale condanna la violenza. Il pachistano era venuto recentemente a Bolzano per lavoro, revocato permesso di soggiorno. Fiaccolata per la giovane aggredita
Bolzano – In relazione al caso di violenza nei confronti di una minorenne a Bolzano, la Procura della Repubblica precisa “che sono stati riferiti numerosi fatti non corrispondenti alle indagini finora eseguite. In particolare, sulla base dell’attuale quadro probatorio, non corrisponde a verità che via sia stato stupro nella accezione comune del termine, bensì un’aggressione con contestato palpeggiamento della vittima, fatto integrante comunque reato”. “Inoltre non corrisponde a verità che la vittima sia stata trascinata dietro un cespuglio e nemmeno che la violenza sia durata 15 minuti”. La Procura “esclude anche che vi sia stato un tentativo di fuga da parte della persona accusata del reato,” si legge in una nota della Procura.
La condanna del Comune
“Questi uomini sono nazisti, perché considerano la donna oggetto, non capace della propria libertà, delle proprie decisioni,” così il sindaco di Bolzano Renzo Caramaschi in una conferenza stampa indetta dal Comune sul luogo in cui è stata aggredita una ragazzina di 14 anni venerdì sera a Bolzano. Il sindaco ha ribadito la “condanna assoluta di questo sfregio alla coscienza dell’intera città. Questo fatto – ha aggiunto il sindaco – che si somma a quello di agosto in via Domenicani, dà il segno di un degrado della società – non che forse un tempo non succedessero certi fatti – ma sono aumentati”.