Artigianato locale spenalizzato da legislazione instabile e situazione economica complessa
Bolzano – “Le professioni pratiche non devono sparire”. Questo l’appello lanciato dal presidente di Confartigianato Imprese della Provincia di Bolzano, Gert Lanz, in occasione della conferenza di fine anno dell’artigianato altoatesino. A rappresentare le problematiche più significative per l’artigianato locale sono state ancora una volta una legislazione troppo instabile e una situazione economica confermatasi piuttosto complessa.
“Il vecchio sistema dei contributi -ha spiegato il presidente Gert Lanz-necessitava di una riforma: questo è fuori discussione. I nuovi criteri sono tuttavia favorevoli solo per pochi e questo fatto rischia seriamente di causare uno squilibrio sul mercato. Proprio per questa ragione, i contributi devono essere al più presto adattati tenendo conto anche di realtà fondamentali come le piccole e medie imprese”.
“Accesso e opportunità di partecipazione alle gare equi -ha chiarito- sono una necessità per le pmi altoatesine anche in ambito di appalti pubblici. A garantire speranze per il prossimo futuro è, a tal proposito, la nuova legge provinciale sugli appalti, destinata ad essere emanata nel 2015 dalla giunta provinciale. L’obiettivo di questa legge -ha sottolineato Lanz- dovrà essere quello di accrescere le opportunità d’accesso delle pmi alle gare pubbliche, permettendo anche alle imprese di piccole e medie dimensioni di sfruttare il proprio potenziale occupazionale, di crescita economica e d’innovazione”.
“Vista la situazione economica tuttora assai complessa, diventa difficile mantenere costanti i numeri relativi agli apprendisti. Se si vuole evitare un’ulteriore diminuzione dei medesimi, dobbiamo investire ancora di più nella formazione duale”, ha affermato il vicepresidente di lvh.apa, Martin Haller, sottolineando al contempo l’importanza delle competizioni dei mestieri così come il valore di una realtà quale la prima associazione provinciale dei Maestri professionali, utile per valorizzare al meglio questa importante e completa tipologia di formazione.
“E’ ormai da molti anni -ha aggiunto Lanz- che le imprese artigiane altoatesine investono nella formazione dei giovani. Il sapere artigiano continua infatti ad essere tramandato di generazione in generazione. Il rischio ora è tuttavia che la forza lavoro del domani venga meno e questa possibilità va evitata a tutti i costi”.
“Accrescere l’attrattività dei mestieri pratici e avvicinare i giovani agli stessi -ha auspicato il vicepresidente Giorgio Bergamo- è anche uno degli obiettivi primari stabilito dalla nuova consulta dei Giovani Artigiani lvh.apa. I 12 giovani artigiani che compongono questo organo associativo hanno già avuto modo di elaborare diverse idee e progetti per presentare a ragazze e ragazzi l’artigianato di oggi”.
E per il 2015 il motto di lvh.apa sarà all’insegna del motto ‘Sapere. Fare. Artigianato’ e in agenda ci sono già diversi appuntamenti: “Le elezioni comunali in maggio, la presenza dell’artigianato altoatesino alla fiera mondiale Expo di Milano in giugno, la partecipazione di 19 giovani talenti altoatesini ai campionati mondiali dei mestieri di Sao Paolo in Brasile ad agosto e l’organizzazione di numerose mostre dell’economia a livello locale”, ha ricordato il direttore di lvh.apa, Thomas Pardeller.
“Per far sì che -ha detto Gert Lanz- anche nei prossimi anni l’artigianato possa continuare a ricoprire il proprio ruolo di irrinunciabile pilastro economico, lvh.apa ha provveduto ad elaborare un Masterplan. Ciò di cui abbiamo assolutamente bisogno sono decisioni rapide, condizioni di base più flessibili e un segnale forte che testimoni la volontà di modificare alcune situazioni attualmente esistenti. La giungla di disposizioni normative -ha avvertito- deve essere eliminata a tutti i costi e si deve fare in modo di garantire nuovamente liquidità e finanziamenti. Solo così l’artigianato potrà avere l’opportunità di svilupparsi ulteriormente”.
Nel Masterplan sono contenute svariate misure concrete da applicare entro il 2020 in diversi settori quali: formazione e sicurezza della forza lavoro, appalti pubblici, programmi di sostegno per l’artigianato, burocrazia, innovazione, internazionalizzazione, sviluppo locale, politica energetica e rafforzamento dell’immagine complessiva dell’artigianato.