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Bolzano, falliscono tre matrimoni su dieci

Un matrimonio dura in media 16 anni prima di interrompersi con la separazione

Bolzano – Nell’anno 2012, in base ai dati dell’Istituto provinciale di statistica ASTAT, si registrano in provincia di Bolzano 637 separazioni e 508 divorzi, pari a 12,6 separazioni e 10,0 divorzi ogni 10.000 abitanti. Circa tre matrimoni su dieci falliscono prima o poi. Le coppie separate sono state sposate mediamente per 16,6 anni.

Nel 2012 in provincia di Bolzano si sono separate 637 coppie, 6 (-0,9%) in meno rispetto all’anno precedente. Il relativo tasso di separabilità di 12,6 separazioni ogni 10.000 abitanti è rimasto invariato rispetto al 2011. Anche le sentenze di divorzio calano nel 2012 da 526 a 508 (-3,4%). Il tasso di divorzialità ammonta a 10,0 divorzi ogni 10.000 abitanti, subendo una lieve flessione rispetto al dato dell’anno precedente (10,3). Confrontando i dati 2011 (ultimi disponibili) si rileva che l’Alto Adige con 293,5 separazioni ogni 1.000 matrimoni occupa una posizione leggermente inferiore alla media nazionale pari a 310,7. Le regioni del nordovest registrano il valore massimo pari a 378,6 separazioni per 1.000 matrimoni e quelle del Sud il valore minimo (232,2). Dal momento che il divorzio, secondo la legge italiana, deve essere preceduto da almeno tre anni di separazione legale, il relativo tasso è in ritardo temporale rispetto a quello delle separazioni.

Per questo motivo, e poichè non tutte le coppie separate successivamente divorziano, il tasso di divorzio è inferiore a quello di separazione. Il tasso di separazione totale nel 2012, nella provincia di Bolzano, è pari a 289,6, mentre il tasso di divorzio totale è 222,5. Ciò significa che più di una coppia su cinque conclude la propria esperienza matrimoniale con il divorzio. In Italia si registrano nell’anno 2011 181,9 divorzi ogni 1.000 matrimoni. I paesi confinanti Austria e Svizzera registrano tassi molto più elevati rispettivamente pari a 430,2 e 432,0 (2011).

Delle 637 coppie separatesi nel corso del 2012, il 9,4% ha alle spalle meno di 5 anni di convivenza matrimoniale, il 54,4% un numero di anni compreso tra 5 e 19 ed il 36,3% è sposato da 20 o più anni. La durata media del matrimonio prima della separazione è attualmente 16,6 anni, quella prima del divorzio 19,9, che corrisponde all’incirca al momento in cui gli eventuali primogeniti raggiungono la maggiore età. L’età media alla separazione è di 46 anni per gli uomini e 43 per le donne.

Nel 97,8% dei casi tutti e due i partner prima del matrimonio erano nubili/celibi. Il 73,6% delle separazioni avviene su richiesta congiunta di entrambi i coniugi, mentre il 26,4% riguarda separazioni giudiziali. Rispetto alle domande di separazione giudiziale si osserva un diverso comportamento specifico per genere: nel 78,0% dei casi sono presentate dalle donne.

Nei tre quarti dei casi i coniugi separati possiedono lo stesso grado d’istruzione, nel 9,8% è il marito ad aver un titolo di studio più alto, mentre, molto più spesso (17,2%), è la moglie a possedere un grado di istruzione più elevato.  Circa l’85% delle mogli e più dell’89% dei mariti svolgono, al momento della separazione, un lavoro retribuito.  Il 27,6% di coppie che divorziano non ha figli, il 26,0% ha un figlio, il 36,6% ne ha due ed il 9,9% ne ha tre o più. Anche se dal 2006 l’affidamento, salvo casi particolarmente difficoltosi, risulta condiviso, generalmente sono i padri a dover pagare il mantenimento dei loro figli o della loro ex-moglie.

L’importo che i padri devono corrispondere per gli alimenti ai figli ammonta in media a 416 euro mensili. Solitamente l’abitazione coniugale viene assegnata alla moglie (44,9% contro 4,3% agli uomini), se non si è optato per due abitazioni distinte come nella metà dei casi.

 

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