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Bolzano, non si ferma ad alt carabinieri e si schianta contro la farmacia

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Un 39enne denunciato per guida in stato di ebbrezza

Le immagini dell’incidente (ph cc Bz)

 

Bolzano – Un 39enne originario di Cavalese e residente a San Genesio è stato denunciato dai carabinieri di Bolzano per guida in stato di ebbrezza. Dopo non essersi fermato ai blocchi di controllo dei carabinieri, l’uomo si è schiantato con un mini van contro la saracinesca della farmacia di Fontanefredde, a Trodena. Tutto è iniziato verso le 2 di notte.

I carabinieri stavano effettuando controlli sulla strada statale 48 in località San Lugano, quando hanno intimato l’alt ad un mini van che stava transitando in direzione Egna. Il conducente, che si trovava da solo a bordo del mezzo, ha però tirato dritto, ignorando l’ordine dei militari, che sono comunque riusciti a prendere il numero della targa. Il mezzo  – informa l’Arma – era controllata tramite il sistema targa system dell’unità comprensoriale Oltradige Bassa-Atesina, quando la pattuglia di Trodena ha scoperto che il veicolo si era schiantato a pochi chilometri di distanza, contro la saracinesca della farmacia di Fontanefredde, all’incrocio con via Nusser, in direzione Trodena.

Il conducente avrebbe tentato di giustificarsi dicendo che alla guida dell’auto ci sarebbe stato un suo amico che nel frattempo si sarebbe dileguato a piedi. Quando i carabinieri gli hanno chiesto di sottoporsi all’alcol test, l’uomo ha negato il consenso. Arrivata la pattuglia dei carabinieri di Salorno, è stato verificato che l’uomo, che non indossava neanche la cintura di sicurezza, aveva preso il mini van intestato al padre senza il permesso di quest’ultimo. Il 39enne non aveva con sé nemmeno la patente. Sono in corso accertamenti per verificare che il documento fosse in regolare corso di validità. Al 39enne è stata sospesa la patente guida, e gli verrà contestato l’articolo 192 c. 1 del codice della strada (inottemperanza di fermarsi all’alt), l’eccesso di velocità e il mancato uso delle cinture di sicurezza.


In breve

Tra il 14 e il 16 agosto la questura di Trento, attraverso l’Ufficio prevenzione generale soccorso pubblico e la squadra mobile, ha controllato oltre 350 persone e 60 veicoli, arrestando due persone e denunciandone altre undici in stato di libertà. Nella giornata del 16 agosto, un 30enne pluripregiudicato di origini tunisine è stato fermato in via Pozzo mentre tentava di disfarsi di un involucro con più di quattro grammi di cocaina ed è stato denunciato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Il giovane, irregolare sul territorio nazionale, è stato poi condotto in un Cpr del Nord Italia.


La polizia ha fermato un uomo di 37 anni mentre stava portando a termine il diciassettesimo furto di questa estate trentina, in un ristorante. La scorsa notte, l’uomo ha tentato di assaltare per la terza volta un noto ristorante di via Sanseverino ma i proprietari, allertati dal sistema di allarme e con l’intervento delle volanti della Questura, hanno scongiurato il peggio. L’uomo è stato infatti sorpreso in flagranza e trasferito al nel carcere di Spini di Gardolo in attesa della convalida dell’arresto da parte dell’autorità giudiziaria.


Due giovani, sono stati arrestati per furto aggravato, inosservanza del divieto di ritorno nel comune di Bolzano e oltraggio e minacce a pubblico ufficiale. Tutto ha avuto inizio nella tarda serata del 16 agosto, quando gli addetti alla vigilanza di un locale nei pressi di piazza Fiera, a Bolzano, hanno allertato la centrale operativa della questura tramite il 112. Poco prima, infatti, due ragazze che si trovavano in zona avevano riferito di aver visto due persone aggirarsi con fare sospetto intorno ad alcune auto in sosta e aprire la portiera di una di queste per frugarvi all’interno. Subito dopo i due malviventi si sono allontanati velocemente portando con sé la refurtiva, venendo però inseguiti dal personale di vigilanza, nel frattempo allertato dalle due giovani. Giunti sul posto, gli agenti di polizia hanno fermato i due ladri ed hanno iniziato ad effettuare gli accertamenti per ricostruire la dinamica dell’accaduto. I due giovani si sono mostrati da subito insofferenti nei loro confronti e hanno iniziato a minacciarli. Entrambi avevano precedenti penali e/o di polizia per reati di furto.  Gli oggetti rubati, che facevano parte della refurtiva recuperata, sono stati quindi riconsegnati ai proprietari. Il questore Paolo Sartori ha emesso due decreti di espulsione .

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