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Bottacin scrive ai parlamentari bellunesi: ”Ecco come risolvere le problematiche inerenti lo svuotamento dei laghi”

Quest’anno, a causa della stagione particolarmente secca, il problema è sorto con ancora maggiore evidenza

Belluno – L’assessore regionale alla specificità di Belluno, Gianpaolo Bottacin, ha scritto ai parlamentari bellunesi per chiedere che si attivino per porre in essere modifiche concrete al D.lgs. 152/2006. “Da sempre – scrive l’assessore veneto – lo sfruttamento dell’acqua lacustre sul nostro territorio è oggetto di dibattito, soprattutto nei periodi estivi, quando i laghi hanno forte attrazione turistica. Quest’anno, a causa di una stagione particolarmente secca, tale problematica è sorta con ancora maggiore evidenza. I mezzi a disposizione per tutelare la nostra montagna e il turismo, che oggi è una delle principali fonti di sostentamento del territorio, nello specifico trovano peraltro un notevole freno nella rigida normativa statale prevista dalle disposizioni contenute nel D.lgs. 152/2006, in particolare laddove si ragiona degli usi produttivi delle risorse idriche”.

Da qui l’invito che Bottacin fa ai parlamentari “a considerare l’opportunità di avanzare delle proposte di modifica legislativa al decreto al fine di attenuarne gli effetti negativi sulle zone montane”. Bottacin, che ha già fatto partecipe della problematica anche il ministro Galletti, per quanto riservato invece alle competenze della materia regionale si dice pronto a fare la sua parte assicurando il massimo sostegno a qualsiasi iniziativa che possa portare a una migliore gestione delle risorse idriche.

“Appare peraltro ovvio – conclude Bottacin – che alcune speculazioni, seppur nate con intenti nobili come quella intorno all’annosa vicenda del lago Centro Cadore, dovranno essere invece affrontate con la serietà del caso, senza lasciarsi trascinare in sterili polemiche. Partendo dal presupposto che anche per questa situazione specifica qualsiasi iniziativa concreta deve essere collegata a una modifica della normativa statale, mi dichiaro finora disponibile a incontrare sindaci e comitati non solo del lago Centro Cadore, ma di tutti quelli con problematiche simili per studiare assieme una soluzione che possa tutelare il territorio senza necessariamente essere di danno per altre realtà economiche”.

Proto:
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