Auguri da molti politici trentini e altoatesini per il compleanno di Durnwalder
Bolzano – “Sono lieto che Luis Durnwalder possa festeggiare il suo 80/o compleanno in piena salute e con la consueta energia. Auguro quindi al mio predecessore, che per lunghi anni ha presieduto la Provincia, di continuare a seguire i suoi molteplici interessi circondato dall’affetto della sua famiglia”, afferma il presidente Arno Kompatscher.
Il presidente rende quindi omaggio ai successi raggiunti da Durnwalder nel corso del suo lungo mandato. “Il benessere di cui oggi gode l’Alto Adige è merito anche e soprattutto di Luis Durnwalder, dei suoi alleati e di una buona amministrazione”, ha affermato Kompatscher.
“La nostra Provincia deve molto a Luis Durnwalder, che per decenni ha lavorato con tutte le sue forze a favore dell’Alto Adige”. In segno di apprezzamento per il suo impegno a favore dei più deboli nella società e nel campo della cooperazione allo sviluppo il presidente Arno Kompatscher ha fatto un regalo molto personale al suo predecessore: alveari per una famiglia di contadini in Africa.
“Per le giovani generazioni in Africa, che non hanno una terra propria, le api rappresentano la possibilità di un reddito sicuro. Gli alveari forniscono abbastanza miele per sfamare una famiglia e sono un simbolo unificante in termini di sostenibilità “, afferma Kompatscher.
Oggi si paragona ad un vecchio larice, l’ex governatore altoatesino Luis Durnwalder che compie 80 anni. “Come gli anelli del tronco, con quelli larghi che indicano gli anni migliori e quelli stretti degli anni meno buoni, la mia vita ha avuto alti e bassi”, racconta l’ex presidente, ricordando la fine del suo primo matrimonio, “di certo anche per colpa del lavoro”, e la morte di sua figlia, della quale ha appreso da un bigliettino che gli è stato allungato durante una conferenza.
Per quanto riguarda invece la sua vita politica Durnwalder si dice fortunato. “Sono stato in politica in un’epoca nella quale era impossibile non fare nulla”, spiega. “E’ toccato a me – aggiunge – rendere visibili le competenze conquistate da Magnago, Benedikter e Riz. Tutti assieme (politici, imprenditori e dipendenti) abbiamo trasformato il povero Alto Adige in una terra di benessere”. L’ex governatore è convinto che “l’Alto Adige oggi è anche una speranza per molte altre minoranze nel mondo. Abbiamo dimostrato che , grazie alle trattative, la tenacia e la pazienza, i conflitti possono essere risolti senza spargimento di sangue. Siamo un’opera europea”.