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Cala la produzione europea di mele per la stagione 2015/2016

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I produttori di mele europei si sono riuniti ad inizio agosto – questa volta a Merano, in Alto Adige, nel cuore del più grande distretto melicolo europeo – per presentare e commentare le previsioni di produzione di mele per la stagione che inizierà a breve

mele

Merano (Bolzano) – Le previsioni di produzione per il 2015 riportano un volume di mele di 11.974.000 ton. Le stime, dunque, prevedono una diminuzione del 5% rispetto alla produzione consuntiva record dello scorso anno. Per Austria, Germania, Belgio, Olanda, i volumi sono in calo rispetto a quelli particolarmente elevati della scorsa stagione e si assestano su valori in linea con quelli delle annate precedenti.

In particolare in Germania, da sempre importante mercato di riferimento per le mele italiane, la produzione attesa è inferiore del 21% rispetto a quella dello scorso anno. Segno negativo anche per altri importanti paesi produttori, tra cui il Belgio (-21%), l’Olanda (-7%)
e l’Austria (-5%).

In Francia, al contrario, la produzione attesa è superiore del 10% rispetto a quella dell’anno scorso, quando il raccolto era stato leggermente inferiore a quello delle annate precedenti e si riporta su livelli di ordinarietà.
Per la Polonia si prevede un conferma della produzione record dello scorso anno, pari a 3.750.000 tons. Rimanendo in Est Europa, l’Ungheria prevede un calo della produzione del 33% rispetto al raccolto straordinariamente abbondante dell’anno scorso.

Grecia e Spagna segnano un leggero calo della produzione, rispettivamente del 3% e del 4%. Il Portogallo, invece, prevede una produzione record, superiore del 7% a quella del 2014.
Dopo una primavera con temperature favorevoli e bassi livelli di piovosità, la fioritura è stata in generale molto buona. Sebbene si preveda per ora una ottima qualità dei frutti, grazie anche all’accurato lavoro di diradamento, bisognerà valutare, soprattutto per alcune varietà specifiche, gli effetti di una estate particolarmente calda che sta investendo la maggioranza dei paesi europei, specialmente nei paesi e nelle aree con minore disponibilità di risorse idriche e di impianti di irrigazione.

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