Presidente trentino, Fugatti: “Ci dobbiamo preparare a fare scelte difficili. La Provincia non ha fondi sufficienti per tutti”, ha detto il governatore. Si dovranno fare delle scelte, anche verso i Comuni. La Panarotta intanto ha deciso di non aprire gli impianti, costi insostenibili. Altre chiusure potrebbero arrivare dal Veneto al Piemonte, ma non solo. In tutte le altre località, skipass più cari del 10%, fino a 75 euro per un giornaliero.
Trento – Dopo le direttive relative al risparmio di energia elettrica (ad esempio spegnere le luci quando non serve e i pc la sera, non usare l’ascensore se non necessario) ecco quelle in tema di riscaldamento. La Giunta provinciale oggi ha adottato le indicazioni destinate a tutti gli uffici del gruppo, non solo della Provincia ma anche di società partecipate ed enti strumentali. Quattro in sintesi le azioni previste. Si anticipa lo spegnimento del riscaldamento negli uffici il venerdì alle 13.
Durante la settimana, l’orario di accensione è limitato alla fascia 8-16 (adesso è 7-18 circa). E temperatura ridotta ad un massimo di 19 gradi. C’è poi il divieto di utilizzo di fornelletti e apparecchiature elettriche, con un’eventuale deroga per le persone con certificazione medica. Nel complesso, si parla di un impatto stimato di alcuni milioni di euro nei prossimi sei mesi (15 ottobre-15 aprile, il cosiddetto “anno termino”). “Sono azioni concrete di risparmio, buone regole di comportamento che valgono per i dipendenti e le strutture pubbliche, ma che possono essere di spunto per tutti i cittadini” spiega il presidente Maurizio Fugatti.
“Con la decisione approvata diamo seguito a quanto era già stato previsto con il primo pacchetto di interventi per famiglie e imprese, ovvero dare indicazioni agli uffici provinciali per ridurre la spesa energetica. L’Amministrazione provinciale – prosegue Fugatti – ha il dovere di dare il buon esempio per affrontare nel modo migliore una situazione straordinaria. Il risparmio energetico, che già era un obiettivo per tutto il sistema pubblico provinciale, è ora un’assoluta priorità. Solo con un impegno condiviso possiamo rispondere con efficacia a questa fase particolarmente difficile. Mi riferisco in particolare ai prossimi mesi, autunno e inverno, che richiamano tutti ad una grande attenzione. L’Amministrazione provinciale è chiamata a fare il possibile per sostenere famiglie e imprese, garantendo anche la tenuta dei bilanci pubblici e soprattutto i servizi fondamentali ai cittadini”.
Per quanto riguarda le scuole, prosegue il lavoro per elaborare gli interventi che saranno oggetto di una circolare apposita di concerto con l’Assessorato all’istruzione. Per i Comuni invece l’azione spetta alle singole amministrazioni locali: le misure saranno comunque oggetto di un confronto nella sede del Consiglio delle Autonomie locali allo scopo di raggiungere una condivisione sugli obiettivi e, possibilmente, sulle misure.
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