La pittura è stata realizzata tra il 4 ed il 13 ottobre 2016 dall’artista Laura Ballise
Feltre – Giovedì 17 novembre presso la caserma dei Carabinieri di Feltre, si è svolta la cerimonia di inaugurazione dell’affresco intitolato“I Carabinieri nella tormenta a Feltre”, realizzato tra il 4 ed il 13 ottobre 2016 dall’artista Laura Ballise donato alla Compagnia Carabinieri di Feltre dall’“Associazione culturale per l’affresco” – Scuola Internazionale per la Tecnica dell’AFFresco.
Nei mesi scorsi, infatti, il presidente dell’associazione, Architetto Tiziano Sartor, si faceva promotore dell’iniziativa, inviando una lettera al Comandante della Compagnia, attraverso la quale offriva la realizzazione dell’opera al fine di abbellire e valorizzare gli ambienti della caserma.
L’Associazione,riconosciuta dalla Regione Veneto, ha la sua sede operativa presso la Basilica del Santuario di SS. Vittore e Corona ed ha come scopo la promozione e la realizzazione di muri secondo la tecnica del “buon fresco” ad opera di artisti, tutti allievi del Maestro Vico Calabrò. Artista a tutto campo ed uno dei maggiori esperti nella tecnica del “buon fresco”,Calabrò ha insegnato la tecnica della pittura a fresco, nella sua forma originale, in migliaia di corsi, in Italia, in Europa e nel Mondo, e in varie Accademie, garantendo la continuità di questa antica tecnica, tutta italiana e molto apprezzata all’estero. Sono oltre un centinaio i Frescanti, che dal Maestro hanno appreso l’Arte e che, a loro volta, sono stati abilitati all’insegnamento, seminando la bellezza nel mondo e facendo appassionare molti pittori e amatori.Tra questi vi è l’Artista Laura Ballis.
In questo contesto ha preso vita l’affresco inaugurato, un’opera considerata di tutti, così come, nel sentire comune, di tutti è l’Arma dei Carabinieri. Un Affresco del quale la città di Feltre deve andare fiera e che servirà a conservare, si spera per più generazioni future, la rigorosa e fedele tecnica pittorica del “Buon Fresco”.
Dopo lo scoprimento, avvenuto attraverso l’abbassamento di un grosso tricolore che la celava, l’operasi è mostrata in tutto il suo splendore, rivelando a tutti il suo contenuto pregno di significati ed eccelsi valori, non solo artistici, che le conferiscono un’importanza che va al di là del mero fine di abbellire e valorizzare gli ambienti della caserma. Essa rappresenta le figure di due Carabinieri nella tormenta, simbolo storico e molto noto dell’Arma, inserendole propriamente nella città di Feltre.
Molte immagini dell’Arma sono state nel tempo ripetutamente riprodotte in maniera eccelsa, ma in questo caso l’ambientazione del luogo viene particolarmente evidenziata e valorizzata per sottolineare il legame tra la città e gli uomini dell’Arma.
La raffigurazione ripropone le due figure in chiave simbolica, senza però dimenticare di regalare un aspetto poetico ed emozionale. Le figure dei militari vengono inserite nel contesto feltrino, accanto a Porta Oria, importante porta antica di accesso alla città quale valorizzazione del passato, lottando con una tempesta di neve, aspetto climatico tipico della zona. La neve, accompagnata dal vento freddo, crea dei vortici che disegnano in alto i lineamenti dei protettori della città: San Vittore e Santa Corona, che sembrano vegliare su di loro. Lo sfondo dà spazio appunto al panorama con il Santuario elemento fondamentale della storia e dell’arte della zona.
Per completare in basso a destra un Carabiniere, che rappresenta tutta l’Arma, è avvolto dalla bandiera tricolore, che per coerenza stilistica dell’opera, segue le linee morbide di tutta la composizione ed evidenzia lo spirito nazionalistico del Paese.
I colori utilizzati esaltano fortemente le due figure, più scure, che sono notevolmente valorizzate dai toni chiari della neve. L’intento di quest’opera è di creare un’atmosfera emozionale per esaltare maggiormente il lavoro degli uomini dell’Arma, che frequentemente si trovano in situazioni di sacrificio per il bene comune e valorizzare la città in cui la Compagnia si trova.