Pignatone,ucciso per ricerche. Serracchiani, più forte, verità
NordEst – “A due anni dall’orrendo assassinio di Giulio Regeni l’Italia non dimentica. L’impegno per la ricerca della verità continua”. Lo scrive su twitter il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni.
#25gennaio A due anni dall'orrendo assassinio di Giulio #Regeni l'Italia non dimentica. L'impegno per la ricerca della verità continua
— Paolo Gentiloni (@PaoloGentiloni) January 25, 2018
Il procuratore Giuseppe Pignatone in una lettera al Corriere della Sera e a Repubblica parla di nuovi elementi dell’inchiesta su Regeni. Il movente è “pacificamente da ricondurre alle attività di ricerca effettuate da Giulio nei mesi di permanenza al Cairo”, e “l’azione degli apparati pubblici egiziani che già nei mesi precedenti avevano concentrato su Giulio la loro attenzione, con modalità sempre più stringenti, fino al 25 gennaio”, sono “punti fermi”.
“Il tempo che scorre non sana le ingiustizie ma rischia di far scendere l’oblio. Dobbiamo e vogliamo evitare che ciò accada. Con più forza oggi, a due anni dall’inizio di questa tragica vicenda, chiediamo verità per Giulio Regeni”. E’ il tweet postato oggi dalla presidente della Regione Fvg, Debora Serracchiani.
L’Italia si tinge di giallo
L’Italia si tinge di giallo per Giulio Regeni. A due anni esatti dalla scomparsa a Il Cairo del ricercatore friulano, giovedì sera 25 gennaio alle 19.41 – l’ora dell’ultimo messaggio inviato da Giulio – oltre 100 piazze, da Nord a Sud, da Roma al Friuli Venezia Giulia, rispondono all’appello della famiglia e di Amnesty International, con fiaccole gialle, chiedono verità e giustizia per il giovane torturato e ucciso in Egitto. La famiglia, come ha confermato la madre, Paola Deffendi, partecipa all’iniziativa organizzata nella piazza di Fiumicello (Udine), paese natale di Giulio. Molte altre le iniziative in tutta Italia.