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Cecilia De Filippo simbolo di un mondo dove coraggio preparazione e altruismo salvano vite

Prima donna ad assumere l’incarico di guidare una stazione del Soccorso Alpino

Belluno – “Questa donna di 34 anni, la prima ad assumere l’incarico di guidare una stazione del Soccorso Alpino, può essere a pieno titolo considerata l’emblema di un mondo straordinario, dove uomini e donne, con coraggio, preparazione e altruismo, donano il loro tempo e mettono a rischio la loro vita per salvarne delle altre”.

Con queste parole il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia accende i riflettori su Cecilia De Filippo, giovane scalatrice e infermiera con anni di servizio al Suem 118, diventata responsabile della stazione del Soccorso Alpino del Comelico, prima donna ad assumere un incarico di questo tipo.

“La competenza, la passione per la montagna, la preparazione fisica e tecnica, la voglia innata di aiutare gli altri di Cecilia – aggiunge Zaia – sono la più grande garanzia che il Soccorso Alpino del Comelico è davvero in buone mani, ma anche il manifesto di un volontariato che, di fronte a una richiesta d’aiuto, non esita a cimentarsi in azioni spericolate e spesso estremamente rischiose. A tutti questi uomini e donne – aggiunge Zaia – deve andare la riconoscenza di tutti noi, perché senza di loro le tragedie in montagna sarebbero state in passato e saranno in futuro assai più numerose e dolorose”.

“In onore dei Soccorritori, dei quali oggi Cecilia è divenuta un simbolo – conclude Zaia – rivolgo un appello a tutti i frequentatori della montagna: le maestose vette sono un paradiso della natura, ma nascondono anche grandi rischi, che vanno affrontati con prudenza e ragionevolezza. Non chiedete troppo alle vostre capacità, non date per scontata la vostra forza, non crediate che un paio di scarpe da ginnastica siano la stessa cosa di uno scarponcino da montagna, prima di avviarvi ascoltate i consigli di chi ne sa più di voi. Gli angeli del Cnsas sono sempre pronti ad intervenire, ma essere prudenti è un bel modo per dire loro grazie di tutto”.

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