Secondo le verifiche della nostra redazione, al 9 agosto in piena stagione turistica (con pubblicità locali da più parti) il 112 da telefoni cellulari non è ancora operativo nella zona di Primiero San Martino di Castrozza e Vanoi. Risponde ancora la Centrale Carabinieri di Feltre
- Le prime segnalazioni del disservizio a giugno sul nostro giornale online
- Le prove a fine giugno: ancora nessun servizio
- Nuovi test a luglio ma il 112 ancora non funzionava
Primiero – In piena stagione turistica ad agosto, la nuova centrale unica del 112 non è ancora raggiungibile dai cellulari a Primiero. Lo abbiamo verificato nella giornata di mercoledì 9 agosto dopo le ultime segnalazioni dei giorni scorsi.
Durante l’emergenza per il temporale di domenica 6 agosto, in molti seguendo le indicazioni fornite da Trento, contattavano anche dalla zona il 112, senza però alcuna risposta diretta della nuova Centrale Unica di Emergenza. Un problema che persiste ormai dall’attivazione, nel mese di giugno, legato alle celle telefoniche degli operatori privati. Il Primiero infatti rientra – come altre zone di confine – nel distretto telefonico di Belluno con prefisso 0439.
Le ultime segnalazioni
Nei giorni scorsi, durante il Consiglio della Comunità di Primiero, il Consigliere Lino Zeni ha citato un caso concreto di emergenza sanitaria, con relativa chiamata al 112 e ritardi per l’impossibilità di contattare direttamente la centrale. Ancora una volta telefonate deviate – a causa delle celle telefoniche nel Distretto di Belluno – sui Carabinieri del Bellunese.
Zeni ha sollecitato quindi la soluzione del problema legato al numero unico di emergenza 112. Il Consigliere Nadia Fontan, con delega in materia di Sanità, ha sottolineato che il problema è noto in Provincia e che la Centrale sta operando per poter risolvere la situazione con gli operatori privati di telefonia mobile. Da sottolineare invece che il servizio 112 è operativo da rete fissa.
La Lega interroga: Come mai il numero 112 sembrerebbe non funzionare?
“Il 6 giugno – scrive il consigliere provinciale Maurizio Fugatti (Lega Nord) – avrebbe dovuto essere la data di entrata in vigore del Numero Unico Europeo di emergenza (112) in tutto il territorio del Trentino, iniziativa che riteniamo encomiabile ed importante al fine di accrescere l’efficacia degli interventi di soccorso. In caso di emergenza il cittadino componendo sul proprio telefono il numero 112 (gratuito ed attivo 24 ore su 24) dovrebbe entrare in contatto con la Centrale Unica di Risposta che, secondo il tipo di emergenza, smista la chiamata alle centrali operative di Carabinieri, Polizia, Vigili del Fuoco e Soccorso sanitario.
Purtroppo però sembrerebbe che non su tutto il territorio Trentino il Numero Unico di Emergenza sia oggi operativo, in Primiero infatti sembrerebbe che, componendo il 112, a rispondere non sia la Centrale Unica di Risposta, ma la Centrale dei carabinieri di Feltre.
La questione, stando a quanto riportato dai quotidiani locali dei giorni scorsi sarebbe stata trattata anche in consiglio di Comunità, dove alcuni consiglieri avrebbero sollecitato la soluzione tempestiva del problema ed il Consigliere con Delega di coordinamento politico in materia di sanità e sociale avrebbe riferito che la questione sarebbe nota e che Provincia e CUE starebbero operando al fine di addivenire ad una soluzione del problema. Tutto ciò premesso, si interroga il Presidente della Provincia per sapere:
1. Quali siano i problemi sorti riguardo l’attivazione del Numero Unico di Emergenza sul territorio del Primiero;
2. Per quali ragioni tecniche le telefonate indirizzate al 112 siano deviate alla Centrale dei carabinieri di Feltre;
3. Quali siano gli interventi messi in atto fino ad ora da Provincia e CUE per addivenire ad una soluzione tempestiva del problema;
4. Se non si ritenga che in caso di emergenza sul territorio, il disservizio attualmente in essere possa generare conseguenze sulla tempestività e l’efficacia dei necessari interventi di soccorso.
5. In che tempi si preveda di risolvere il problema e come si intenda agire nel frattempo per garantire adeguati interventi di soccorso in caso di necessità”.