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Cereali in carri rifiuti: 37 denunciati, indagini anche in Trentino e Veneto (VIDEO)

‘Operazione grano sicuro’, blitz Forestale da Reggio E. alla Ue

Nordest –  Grano portato in carri di rifiuti tossici: amianto, fanghi, scarti fonderia, ceneri. Il Corpo forestale dello Stato di Reggio Emilia ha indagato 31 società di trasporto conto terzi italiane e Ue nell’operazione Grano sicuro e denunciato 37 persone per adulterazione alimentare, falso ideologico, trasporto illecito di rifiuti.

4 indagati a Trento, 3 a Bolzano, 1 a Imperia, 1 a Padova, 28 gli stranieri. 56 perquisizioni in Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte, Trentino Alto Adige e Veneto.  Centottanta unità del Corpo forestale dello Stato hanno eseguito i decreti di perquisizione emessi dalla Procura della Repubblica di Reggio Emilia, finalizzati a raccogliere ulteriori elementi, ad acquisire la documentazione comprovante i gravi reati contestati alle società di trasporto ed a reprimere eventuali ulteriori condotte illecite.

Il personale della Forestale ha quindi sequestrato oltre 1000 quintali di grano sfuso ad uso alimentare e relativi vani di carico, di imprese di trasporto per le quali le indagini hanno indicato anche l’attività di trasporto di rifiuti speciali pericolosi. Come accertato in alcuni casi, tra i rifiuti pericolosi si è riscontrato anche l’amianto.

Le indagini di polizia coordinate dal Procuratore della Repubblica di Reggio Emilia, Giorgio Grandinetti e dal Pubblico Ministero, Valentina Salvi, hanno consentito di evidenziare casi nei quali stabilmente gli stessi vani di carico che trasportavano rifiuti speciali pericolosi, successivamente, in tempi ravvicinati, venivano caricati con alimenti sfusi, destinati al consumo umano.

Tale procedimento consentiva alle imprese di ottimizzare l’utilizzo dei camion, che viaggiavano sempre pieni, sia dalle nazioni straniere (Germania, Austria) che dall’Italia, e che quindi potevano proporre prezzi concorrenziali per il trasporto delle merci alimentari e dei rifiuti, rispetto alle imprese di trasporto che osservano la normativa di settore, per la quale non è possibile utilizzare mezzi adibiti al trasporto di rifiuti pericolosi per gli alimenti. Per ragioni igienico sanitarie, nonché di pericolo per la salute pubblica, infatti, i provvedimenti concessori dell’Albo Nazionale Gestori Ambientali vietano l’utilizzo dei mezzi e dei recipienti che hanno contenuto rifiuti pericolosi per il trasporto di prodotti alimentari.

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