Gentiloni, in arrivo fondi per contrastare le delocalizzazioni industriali. Tappa anche a Trento per Calenda
NordEst – “Il Cipe ha deliberato 200 milioni per il fondo per il contrasto alle delocalizzazioni e 850 milioni per i contratti di sviluppo: 1 miliardo e 50 milioni per gestire i processi di reindustrializzazione, transizioni e crisi industriali.
La politica industriale di sviluppo rappresentata da Impresa 4.0, dal piano straordinario Made in Italy e dalla Sen, viene ora affiancata da una politica industriale di protezione per i lavoratori e le aziende spiazzate da innovazione tecnologica e globalizzazione”. Così il ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda che mercoledì è arrivato anche in Trentino per sostenere la campagna elettorale dell’ex governatore Lorenzo Dellai.
740 milioni di euro per rafforzare l’offerta culturale e potenziare sistemi urbani e promozione turistica. E’ quanto prevede un piano approvato dal Cipe. In tutto 59 interventi, tra i quali 360 mln per i centri storici di Napoli, Palermo, Cosenza e Taranto, 10 mln per la buffer zone di Pompei, 32 mln per Ostia antica, 20 mln per il litorale domizio, 135 mln per audiovisivo e imprese creative, 55 mln per il turismo sostenibile. Così, nota Franceschini, “Sale a oltre 4,2 miliardi di euro il valore dei cantieri della cultura”
Gentiloni, da Cipe fondi contro delocalizzazioni – Il Cipe, “l’ultimo” prima delle elezioni, assume “decisioni molto rilevanti” sulle “infrastrutture”, il cui rilancio è “fondamentale per i nostri investimenti”, sui fondi per la cultura e il turismo, “con un’attenzione particolare alle Regioni Meridionali”, sui “piani operativi per l’ambiente”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, a quanto si apprende, aprendo la riunione. “Sottolineerei anche l’importanza delle decisioni sul tema dei fondi per contrastare le delocalizzazioni industriali”.
Il ministro Calenda in Trentino
“Gli imprenditori trentini stanno usando massicciamente il piano Industria 4.0, con un aumento degli investimenti provati di circa il 30%, anche lievemente superiore alla media nazionale, anche se ancora molto va fatto dal punto di vista delle esportazioni”. Lo ha detto il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, dopo un incontro a Trento nella sede di Confindustria.
“Il Trentino deve lavorare di più sul fronte del piano straordinario ‘Made in Italy'”, ha aggiunto Calenda aggiungendo che sul fronte degli investimenti pubblici in Trentino “c’è un problema di snodo logistico che ha a che fare sia con il Brennero che con la rotaia e la presenza di Verona. Un altro tema affrontato con gli imprenditori è quello della carenza di diplomati e laureati da assumere in aziende con competenze tecniche”.
Calenda, accompagnato dal deputato trentino Lorenzo Dellai e dal vicepresidente della Provincia autonoma di Trento, Alessandro Olivi, è stato accolto dal presidente di Confindustria Trento Giulio Bonazzi e dal direttore generale dell’Associazione Roberto Busato, che gli hanno brevemente illustrato le specificità del sistema economico trentino valorizzando le sinergie tra pubblico e privato, tra industria, formazione e ricerca.
“Un’alleanza – ha detto Bonazzi – che ha permesso che in breve tempo si costituisse anche sul nostro territorio il Digital Innovation Hub: luogo e strumento attraverso il quale accompagniamo le imprese verso la trasformazione in chiave 4.0”. Calenda ha plaudito al lavoro delle Associazioni degli industriali, “che hanno giocato un ruolo determinante nell’applicazione della nuova politica industriale, accompagnando le imprese nella sensibilizzazione e nella formazione sui temi della trasformazione digitale”.
“Soprattutto in Trentino – ha aggiunto – dove le sinergie con le istituzioni e il sistema dei centri di ricerca si sono dimostrate vincenti”. Rispetto al futuro, Calenda ha parlato di un “percorso lungo e complicato” che deve passare per innovazione, investimenti, lavoro e reddito. Sono infine state illustrate al ministro due iniziative strategiche per il futuro del Trentino: il progetto del Polo Meccatronica e del laboratorio ProM, e un progetto sviluppato da un gruppo di aziende del territorio sul tema della mobilità intelligente attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie.
#Embraco, @CarloCalenda su ipotizzato contatto con CEO @WhirlpoolCorp: “non faccio commenti, ci stiamo lavorando. Oggi dal CIPE 1.050 milioni per crisi industriali e reindistrializzazione, il paracadute c’è, ora bisogna risolvere la situazione” pic.twitter.com/ABsfPOA7VF
— Tgr Rai Trentino (@TgrRaiTrentino) February 28, 2018