È il controsenso di fondo del progetto che – nonostante i buoni propositi – richiedeva una indagine preventiva sul territorio per capire le mutate esigenze sociali post pandemia nel Vanoi. Questioni che potevano e dovevano essere approfondite da Commissione famiglia locale e assessorato competente, ma così purtroppo non è stato. Oggi la consegna delle chiavi alle nuove famiglie, mentre altre lasciano la valle
di Christian Zurlo
Canal San Bovo (Trento) – Succede allora che oggi, ci siano giovani famiglie che lasciano la valle del Vanoi, perchè non trovano casa – varie le segnalazioni giunte alla nostra redazione in questi mesi (forse anche al Comune?) – mentre sono in arrivo, ma questa è una buona notizia, 5 nuovi nuclei da fuori valle, in appartamenti ceduti gratuitamente (tranne le spese) nelle frazioni di Caoria, Canale e Prade.
Se poi si chiede in queste settimane ai residenti del Comune di Canal San Bovo che cosa sia realmente il progetto coliving, apriamo una ulteriore pagina che evidenzia le carenze nella condivisione, nel dialogo e nella comunicazione del progetto in valle, tranne una bella campagna di comunicazione provinciale che ha lanciato l’avviso fuori Trentino.
L’auspicio è che le prossime assemblee frazionali nel Vanoi, possano informare finalmente i residenti, sui dettagli del progetto coliving con i relativi costi sostenuti dal Comune per le varie strutture. Meglio ancora, presentando anche i nuovi nuclei familiari, ai quali auguriamo ovviamente una buona permanenza e un futuro ricco di soddisfazioni nel Vanoi.
La consegna delle chiavi con Fugatti
Durante la sagra di Caoria, sabato 14 maggio, sono state consegnate le chiavi dei 5 appartamenti di Itea spa e del Comune di Canal San Bovo, ubicati nelle frazioni di Prade, Caoria e a Canal San Bovo nella Valle del Vanoi, alle nuove famiglie che porteranno nel piccolo Comune 10 bambini.
Gli alloggi sono messi a disposizione con un contratto di comodato gratuito della durata di 4 anni, come previsto dal progetto, che è nato nel 2020 all’interno del Distretto famiglia degli Altipiani Cimbri e ha già portato a Luserna 4 famiglie con 9 bambini.
“Una scommessa vinta”
“Una scommessa vinta, nata da una specifica esigenza espressa dagli amministratori locali agli Stati generali della Montagna e che oggi trova, attraverso questo secondo bando, un’ulteriore conferma”, ha sottolineato il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, che ha dato il benvenuto alle nuove famiglie.
Famiglie dal NordEst
Sono 5 famiglie – 10 adulti e 10 bambini – provengono da Padova, Castelfranco Veneto, Marostica, Verona, Conegliano e hanno deciso di cambiare vita, trasferendosi in Trentino, aderendo al progetto sperimentale “Coliving collaborare condividere abitare” proposto da Provincia autonoma di Trento (Agenzia per la coesione sociale, Servizio politiche della casa, UMST- Unità di missione strategica Innovazione Settori Energia e Telecomunicazioni), Comunità di Primiero, Comune di Canal San Bovo, ITEA spa, Fondazione Franco Demarchi.
“Dopo Luserna – ha sottolineato il presidente Maurizio Fugatti – siamo qui con la comunità del Vanoi ad accogliere cinque nuove famiglie. Voglio ringraziarle per questa scelta che ci permette di far rivivere la montagna. Una sfida che l’autonomia deve vincere anche grazie a progetti come questi e alla sinergia tra le istituzioni. Vedere questi bambini oggi ci permette di avere tanta speranza per il futuro delle nostre valli”.
“La vostra nuova casa”
L’assessore Stefania Segnana ha ringraziato tutti i presenti per la grande collaborazione dimostrata e ha sottolineato come “crediamo fortemente in questo progetto che punta ad invertire le tendenze di spopolamento e denatalità nei comuni montani e periferici del Trentino e valorizzare il patrimonio abitativo pubblico sfitto. Il Trentino è un territorio accogliente che deve essere vissuto appieno. Il fatto di essere attrattivi è un arricchimento per tutta la comunità. Ci auguriamo che questo territorio possa essere la vostra nuova casa”.
Il commissario della Comunità di Primiero Roberto Pradel, assente per impegni istituzionali, ha mandato un video-messaggio, attraverso il quale ha dato il benvenuto alle nuove famiglie.
“Dialogo e confronto”
Infine il sindaco di Canal San Bovo, Bortolo Rattin, ha spiegato come: “Ci sono voluti 557 giorni per costruire questo momento, attraverso il dialogo e il confronto. Speriamo che questo sia un giorno che rimarrà indelebile nella memoria di tutti. L’augurio, rivolto alle nuove famiglie, è quello di trovare una comunità accogliente. Ora dobbiamo lavorare con i nostri cittadini per la saturazione del patrimonio privato”.