Presentato il nuovo progetto relativo al Vanoi. Ma in molti si sono chiesti in queste settimane, perchè Il Comune non abbia realizzato prima una indagine sul territorio per capire se alcune coppie della zona erano interessate alle strutture, sfitte fino a ieri con canoni elevati, ma interessanti oggi – post pandemia – in comodato gratuito. I dettagli del progetto e le perplessità
Canal San Bovo (Trento) – Il Vanoi, come Luserna, punta sul coliving: cinque appartamenti in comodato gratuito per chi voglia stabilirsi a Canal San Bovo. Tra i dubbi locali di questi mesi, emergono però il limitato coinvolgimento del territorio e delle frazioni interessate, ma anche la mutata situazione per i giovani del posto. Sono stati mai interpellati dal Comune, prima di aderire al progetto provinciale?
E’ stato realizzato dall’Assessorato competente, dagli uffici e dai delegati di settore, uno studio sulla reale situazione attuale della valle dopo l’emergenza covid, che fortunatamente non ha ancora dimezzato i suoi abitanti (in questi ultimi anni), ma che purtroppo assiste ad un continuo spopolamento.
Il progetto ha valutato i nuovi bisogni attuali delle giovani famiglie post pandemia? Non era più urgente ripristinare un progetto di economia sociale, come la cooperativa di comunità o l’albergo diffuso per creare nuovi redditi per le famiglie in difficoltà?
Coliving Vanoi su Radio 2 ‘Caterpillar’
Coliving, progetto di alto profilo
Questi sono solo alcuni degli interrogativi posti dai residenti in valle in queste settimane, pur riconoscendo il grande valore e l’alto profilo dell’iniziativa “Coliving’ promossa dalla Provincia.
Ma oggi anche le piccole realtà di montagna sono state completamente stravolte dalla pandemia. Il progetto ‘Coliving’ infine, non è stato mai presentato ai paesi e alle comunità interessate del Vanoi, coinvolgendo concretamente le frazioni che dovranno accogliere i nuovi residenti. Sono certamente molti i punti ancora da chiarire in attesa che arrivi il bando definitivo.
Ma ci sarà sicuramente il tempo per fare chiarezza con la comunità locale, che attende risposte. Perchè comunicare in fondo, significa anche condividere – non a senso unico come è già accaduto con la nascita della nuova Giunta comunale – ma disegnando insieme il futuro di un territorio di montagna, senza scelte calate dall’alto.