Banda giostrai accusata di 9 episodi nel Nordest e in Belgio. Operazione dei Carabinieri di Padova, Treviso e Bolzano
NordEst – I Carabinieri di Padova e di Treviso e Bolzano hanno messo a segno un’operazione che ha portato al fermo di sette persone, tutti giostrai sinti originari di Treviso, accusati di aver messo a segno da marzo ad agosto nove colpi a sportelli bancomat nel Nordest (due tentati, sette riusciti) utilizzando ordigni artigianali autoprodotti con polvere pirica.
Le perquisizioni
Sono state fatte da un centinaio di militari di Padova e Treviso in accampamenti a Ponzano Veneto e Treviso, dove avevano base gli indagati per furto aggravato, detenzione e trasporto in luogo pubblico di materiale esplodente, riciclaggio, ricettazione incendio.
Seppellito sotto terra vicino alle roulotte, e trovato grazie alla collaborazione dei vigili del fuoco, parte del provento dei vari bottini, per 200 mila euro. In totale, stando all’inchiesta coordinata dalla procura di Padova, i sette avrebbero rubato 320 mila euro.
Nel corso della perquisizione sono state trovate anche targhe rubate, contraffatte e clonate, montate su auto di grossa cilindrata, rubate anche queste, utilizzate per commettere i furti.
I vari colpi della banda
Il primo colpo è stato messo a segno il 10 marzo scorso a San Giorgio In Bosco (Padova), dove la banda ha agito facendo esplodere un Postamat rubando 40 mila euro; la stessa banda avrebbe poi agito anche tra Rovigo, Pordenone, Bolzano e Belluno, riuscendo a mettere a segno anche più colpi in una sola notte. La banda si sarebbe spostata anche in Belgio dove, sempre la scorsa primavera, avrebbe colpito tre sportelli automatici.