Una opportunità per produttori e consumatori che va anche a sostegno della storia e della vivibilità dei centri urbani
NordEst – L’aumento record delle vendite nelle piccole botteghe alimentari è la vera novita’ con un balzo del 2,4 per cento nell’alimentare che risulta addirittura superiore alla crescita fatta registrare in tutte le altre forme distributive, alimentari e non, dagli iper ai supermercati, fatta eccezione dei discount alimentari che continuano a crescere e mettono a segno a giugno un +4,5 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sui dati relativi al commercio al dettaglio a giugno dalla quale si evidenzia che nel settore alimentare le vendite crescono in media del 2,3 per cento, rispetto allo scorso anno. Per la prima volta – sottolinea la Coldiretti – si registra nel 2015 l’aumento delle vendite nelle piccole botteghe alimentari che erano risultate in calo su base annuale almeno dall’inizio della crisi nel 2008.
L’aumento delle vendite nelle botteghe è un fatto positivo poiché – sostiene la Coldiretti – il fenomeno di riduzione significativa dei piccoli negozi tradizionali determina anche evidenti effetti negativi legati alla riduzione dei servizi di prossimità ma anche un indebolimento del sistema relazionale, dell’intelaiatura sociale e spesso anche della stessa sicurezza sociale dei centri urbani. A contrastare lo spopolamento dei centri urbani va segnalata peraltro la crescente presenza di mercati degli agricoltori e di Botteghe di Campagna Amica.
Una opportunità per i produttori e per i consumatori che – conclude Coldiretti – va anche a sostegno della storia, della cultura e della vivibilità dei centri urbani.