Venezia – “Non deriva da una valutazione sull’operato del presidente, al quale, anzi, rivolgo la mia gratitudine per il buon lavoro svolto in questi anni alla guida del Parco, ma esclusivamente da motivazioni di carattere tecnico”.
La precisazione è dell’assessore al territorio, alla cultura e ai parchi della Regione del Veneto, che spiega così il commissariamento del Parco Regionale dei Colli Euganei, decisa dalla Giunta veneta nel corso della seduta del 17 maggio scorso.
“A seguito della norma che ha avviato una ricognizione degli enti strumentali al fine di una loro razionalizzazione – spiega l’assessore – e in attesa che sia completato l’iter della nuova legge sul riordino dei parchi, che deve essere esaminata dalla competente Commissione del Consiglio, la Giunta ha dettato disposizioni per contenere le spese di gestione e funzionamento degli Enti, tra cui quelli dei cinque parchi regionali: Sile, Lessinia, Delta Po, Colli Euganei e Dolomiti d’Ampezzo”.
“Il mio auspicio – sottolinea l’assessore – è che a breve il Veneto disponga di una nuova, moderna ed efficace legge in questa materia e che dalla sua approvazione scaturisca anche una più stretta collaborazione con i territori, al fine di dare un’efficiente governance ai parchi regionali”.
Questo il quadro della situazione: il Parco del Delta del Po e quello della Lessinia sono già stati commissariati nel 2015, il Parco Naturale Regionale delle Dolomiti d’Ampezzo, gestito da un soggetto privato come le Regole d’Ampezzo, mantiene lo status quo. Per quanto riguarda gli organi del Parco dei Colli Euganei, invece, scadendo il 23 maggio 2016, la Giunta ne ha deliberato il commissariamento.
“E’ del tutto evidente che alla base di questa scelta – ribadisce l’assessore – vi sono solo motivi di omogeneità nella gestione degli Enti strumentali regionali. Ricordo, inoltre, che al Commissario straordinario spettano poteri limitati all’ordinaria amministrazione ed all’assunzione di provvedimenti urgenti ed indifferibili”.