Quest’anno il rapporto deficit/Pil è destinato a raggiungere il limite del 3%
NordEst – Qualunque sforzo compia, l’Italia sembra destinata a fare un passo avanti e due indietro: sembra che non riusciremo e rispettare i vincoli imposti. Nonostante gli ennesimi aggiustamenti del Governo che, dopo le richieste di Bruxelles aveva trovato altri 4,5 miliardi di euro da inserire nella manovra per garantire il raggiungimento degli obiettivi di bilancio.
Secondo la Commissione europea, quest’anno il rapporto deficit/ Pil è destinato a raggiungere il limite del 3 per cento; la percentuale è identica a quella stimata dal Governo italiano nella nota di aggiornamento del Def. Tuttavia, l’esecutivo europeo ritiene che il Pil, quest’anno, si contrarrà dello 0,4 per cento, contro lo 0,3 stimato dal Tesoro e che il disavanzo strutturale, invece che ridursi, aumenterà dallo 0,9 per cento di quest’anno fino all’1 per cento nel 2016 (quando le norme impongono una contrazione di 0,5 punti annui). L’avvertimento di Bruxelles contenuto nel rapporto pubblicato il 4 novembre è, verosimilmente, il preludio ad una richiesta di nuovi sforzi sia sul fronte delle riforme, sia su quello della finanza pubblica.
E’ ancora presto per sapere se all’Italia sarà indicato esplicitamente di effettuare nuove operazioni di risanamento. Sta di fatto che, date le premesse, il rischio maggiore che si profila all’orizzonte è quello dell’apertura di una nuova procedura di infrazione, con annesse le relative e salatissime sanzioni.