Finora 383 i test positivi. Guarda la conferenza stampa della Provincia di Bolzano del 18 marzo
Bolzano – “Credo e confido nella responsabilità e nel senso civico dei cittadini, sapendo che noi siamo una vera comunità, una comunità forte e che, con questo spirito, ce la faremo”. Lo ha detto il presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher, nella conferenza stampa virtuale quotidiana. “Le misure adottate hanno tutte lo stesso fine -ha aggiunto- interrompere la catena delle infezioni ed evitare l’ulteriore diffondersi del virus.
Questo sarà possibile solo se tutti osserviamo puntualmente le regole ed i suggerimenti degli esperti”. “Saremo in grado di ottenere questo risultato – ha detto ancora Kompatscher – solo se rimarremo disciplinati e saremo in grado di offrire i servizi sanitari lì dove serve, ma se non ci sarà questa disciplina, allora saremo sicuramente in grande difficoltà”.
“Purtroppo, mi giungono notizie che in qualche comune ci sono troppe persone che non osservano le regole. Ho dato indicazioni alle forze dell’ordine di fare osservare le regole e di infliggere le sanzioni previste”, ha concluso Kompatscher.
Dodici vittime in provincia di Bolzano
Con due nuovi decessi, sono aumentate a 12 le persone morte per infezione da Sars-CoV-2 in Alto Adige. Le nuove vittime dell’infezione sono un paziente di 76 anni con patologie pregresse, morto ieri presso la stazione di isolamento dell’Ospedale di Vipiteno ed paziente morto nel reparto di geriatria dell’Ospedale di Bolzano.
Aumenta anche il numero dei contagiati. Su 694 tamponi consegnati fino a questa mattina, sono 90 i test risultati positivi che porta a 383 il numero delle persone che hanno contratto l’infezione da coronavirus. Complessivamente sono stati effettuati finora 2.844 tamponi riferiti a 1.995 persone controllate. Attualmente sono ricoverate nelle strutture normali dell’Azienda sanitaria 118 persone infette. A queste se ne aggiungono altre 39 ritenute casi sospetti. 20 persone sono ricoverate in terapia intensiva.
È salito a 1.499 il numero delle persone in quarantena domiciliare. È stabile lo stato di salute della donna affetta da Sars-CoV-2 che ha partorito pochi giorni fa. Continua ad essere curata in terapia intensiva. L’Azienda sanitaria fa presente che fino a data da destinarsi non sarà più possibile per i padri assistere alla nascita dei figli nelle sale parto. È una misura di tutela e prevenzione dal contagio per le madri e per i neonati.