Ricerca pubblicata su Journal of Ultrasound in Medicine
Trento – Tra i gruppi di ricerca attivi all’Università di Trento per contrastare la pandemia da Covid-19, c’è il laboratorio che sviluppa strumenti diagnostici a ultrasuoni per la salute (ULTRa – Ultrasound Laboratory Trento).
La rivista Journal of Ultrasound in Medicine ha pubblicato oggi un lavoro di Libertario Demi, docente coordinatore di ULTRa, che mostra le prime immagini di ultrasonografia polmonare in pazienti affetti da Coronavirus.
L’articolo presenta i risultati del protocollo per la diagnosi di Coronavirus che Libertario Demi ha sviluppato con una decina di equipe cliniche italiane particolarmente impegnate sul fronte dell’emergenza sanitaria. “Per la prima volta in assoluto viene riconosciuta la validità scientifica delle tecniche proposte. Speriamo di contribuire a fronteggiare questa terribile pandemia”, commenta Paolo Giorgini, direttore del Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell’Informazione dell’Università di Trento a cui afferisce il laboratorio.
Libertario Demi riferisce inoltre di essere in contatto con un collega della società tedesca di ultrasonografia medica che gli ha chiesto di potersi allineare al protocollo per implementarlo in Germania e spiega che al Gemelli hanno già svolto sessioni per addestrare il personale sanitario all’utilizzo di queste tecniche. “Siamo a disposizione sia per il training sia per l’ulteriore sviluppo di algoritmi di supporto al personale nella gestione di questa pandemia”, dice Demi.
All’Università di Trento, intanto, è arrivata una sonda wireless (fornita da ATL-Ecografi Wireless Milano) su cui saranno installati e testati i software richiesti per fare un ulteriore passo avanti nel facilitare la diagnosi di Covid-19.
In breve
Ci sono anche tre bambini di 7, 8 e 10 anni contagiati dal Covid 19 in Trentino. “Sono a casa e stanno bene”, ha detto il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti venerdì pomeriggio. Che ha poi rivolto un accorato appello alle famiglie: “Dico a tutte le madri e ai padri di avere rispetto per i loro figli e di tenerli in casa, perché li vediamo nei parchi, a giocare a calcio. Ci vuole rispetto”, ha aggiunto Fugatti, che ha richiamato la comunità a dimenticare sentieri e passeggiate, visto il fine settimana alle porte. “State a casa, fatelo per gli anziani che stanno cadendo uno dopo l’altro. Le generazioni che hanno creato questo Paese stanno cadendo una dopo l’altra, bisogna avere rispetto. Anche chi è in quarantena deve rimanere a casa. Non mettere a rischio la sua famiglia e gli altri”, ha detto Fugatti.