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Covid-19 Veneto, Zaia: “Fase 2 già cominciata”. Premier Conte: “Mascherine e distanza fino a terapia e vaccino”

NordEst – “Io dico solo che il non è colpa mia se il lockdown non c’è più, ma è stato causato dai codici Ateco e dalle proroghe con il silenzio assenso per la riaperture delle aziende, così è un dato cdi fatto che almeno il 40 % delle aziende in veneto già oggi è aperto – ha polemizzato il presidente Luca Zaia – quindi la Fase 2 , anche se qualcuno non lo vuole riconoscere, è già cominciata con il principio della convivenza con il virus”.

“Se apertura regionalizzata vuol dire ‘fate voi’ viene meno il principio fondamentale del parare del Comitato tecnico scientifico nazionale che è stato il faro di tutte le decisioni politiche fino ad oggi, e che secondo me, si deve esprimere fino all’ultimo giorno su tutto quello che dovremo fare”, ha aggiunto.
“Il 4 maggio non sarà la ‘festa della liberazione’, ma l’inizio della fase di convivenza con il virus. E nel momento in cui si andasse ad aprire il 4 maggio, e’ giusto non leggere questa apertura come la necessita’ di dire che è finita. Non sarà la festa della liberazione ma l’inizio della convivenza con il virus”, ha ribadito. “Se guardate le curve dei diversi Paesi sono 70 giorni in cui la curva sale, va al picco e poi va giù. Tutti hanno deciso quindi di attuare la fase della convivenza, al punto tale che il 15 aprile la Corea è andata al voto”.

Nuovi test a Vo’

A Vo’ dopo i due campionamenti, la Regione Veneto fa partire la fase 3 con un nuovo studio nella stessa località euganea. Lo hanno annunciato il presidente del Veneto Luca Zaia e il virologo Andrea Crisanti. “Lo studio vuole capire cosa succede quando si trasmette il virus da un individuo all’altro – ha spiegato Crisanti – ma vogliamo anche studiare la genetica di tutti gli abitanti di Vo'”. Per questo progetto “molto costoso”, ha aggiunto, sono stati ricevuti “finanziamenti nazionali e internazionali”.

Covid, un decesso a Belluno

Lunedì 20 aprile, è deceduta una donna bellunese di 91 anni positiva al coronavirus. Sono in corso le indagini sanitarie per stabilire le cause della morte della signora.
Nuovo direttore per il 118 Suem
Intanto in queste ore è stato nominato anche il nuovo direttore del Suem 118. E’ il triestino Giulio Trillò. Residente a Udine, è in servizio all’Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale (Udine). Ha conseguito prima la laurea in Medicina e Chirurgia nel 1991, poi la specializzazione in Anestesia e Rianimazione nel 1995 all’Università di Trieste con un’esperienza di un anno all’università di Basel, in Svizzera. Dopo una prima esperienza all’Istituto nazionale centro europeo tumori di Aviano come medico anestesista e rianimatore e all’Azienda ospedaliera universitaria di Udine, dal 1997 al 2001 ha prestato servizio all’Azienda ospedaliera universitaria di Trieste.

La conferenza di Zaia

 

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