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Covid: 4 contagi in Trentino, rianimazioni sempre vuote. In Alto Adige 11 nuovi casi

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Nessun decesso da covid in Trentino, 4 nuovi contagi e vaccinazioni ormai a quota 445.000

Trento/Bolzano – Questi i dati in sintesi contenuti nel bollettino odierno dell’Azienda sanitaria provinciale. I quattro positivi sono emersi da 479 tamponi molecolari analizzati ieri dal laboratorio di microbiologia dell’ospedale Santa Chiara di Trento, mentre  da 837 test rapidi non è emerso alcun caso nuovo. Restano 5 i pazienti covid ricoverati in ospedale dove le rianimazioni rimangono vuote. I nuovi guariti sono 6.

Sul fronte delle vaccinazioni, questa mattina si è arrivati a quota 444.652 somministrazioni, di cui 172.186 seconde dosi. Nelle fasce over 80, 70-79 anni e 60-69 anni le dosi somministrate sono rispettivamente 65.789, 84.400 e 92.931.

Al via a Povo di Trento la prima distribuzione del kit, con la relativa raccolta dei campioni, per i test salivari anti-covid rivolti a bambini e ragazzi che partecipano alle attività estive offerte dalla cooperativa sociale Kaleidoscopio. La risposta delle famiglie iscritte al servizio è stata del 70%.

“Una grande adesione da parte dei genitori”, afferma l’assessore alla salute, politiche sociali, disabilità e famiglia, Stefania Segnana, in visita assieme ad Antonio Ferro, direttore sanitario dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari, e Luciano Malfer, direttore dell’Agenzia per la famiglia.

“Ringrazio le famiglie, gli educatori, le cooperative che hanno dato la loro disponibilità e tutti i soggetti che hanno reso possibile questo progetto, fiore all’occhiello per il Trentino, dimostrazione di una virtuosa collaborazione istituzionale. Ognuno sta facendo la propria parte. La formazione ad esempio – ha ricordato Segnana – è stata coordinata dall’Agenzia per la famiglia e svolta da Tsm, per circa 2.500 educatori delle attività estive proprio sull’utilizzo di questi test, che sono non invasivi, dunque più idonei all’utilizzo con i ragazzi. Questo è un momento molto importante perché si tratta di una prova per programmare l’utilizzo a settembre presso gli istituti scolastici”.

La fase in corso vede il coinvolgimento di 5 enti gestori delle attività estive (oltre a Kaleidoscopio Adam99, Progetto 92, CusCamp Unitn e Aerat per le attività con il campus calcio Trento).

La situazione a Bolzano

L’Azienda sanitaria dell’Alto Adige nelle ultime 24 ore ha registrato 11 nuovi casi covid, mentre si conferma il trend positivo sui decessi. Sono risultati positivi 5 su 700 tamponi pcr e 6 su 2377 test antigenici. In terapia intensiva si trovano tre pazienti covid, mentre sei nei normali reparti ospedalieri. 334 altoatesini sono in quarantena.

La Provincia di Bolzano dice addio ai test nasali (i cosiddetti ‘tamponcini’) per gli adulti per accelerare sui vaccini e convincere gli scettici. Come ha spiegato il governatore Arno Kompatscher, “purtroppo l’Alto Adige ormai è fanalino di coda per quanto riguarda le vaccinazioni”. Circa la metà della popolazione altoatesina infatti non è ancora vaccinata. Le cause – ha spiegato il presidente della Provincia autonoma – sono in parte da attribuire al movimento no-vax, ma soprattutto a chi vuole semplicemente attendere. “Se iniziamo ad vaccinare queste persone solo in autunno sarà troppo tardi e rischiamo di rivivere la situazione dell’anno scorso”, ha aggiunto.

Per poter partecipare a feste campestri, accedere a piscine coperte, palestre, centri wellness e teatri e cinema (con oltre il 50% di posti occupati) servirà il Green-Pass europeo che infatti non prevede i tamponcini, molto diffusi e gratuiti finora in Alto Adige. Resteranno validi solo per i giovani fino ai 18 anni, mentre gli adulti dovranno effettuare un test antigenico. “Non possiamo costringere nessuno a vaccinarsi, ma neanche andare ad una festa campestre è obbligatorio. Con questi provvedimenti speriamo di vivere l’ultima estate con limitazioni del genere. A questo punto il vaccino diventa la scelta più semplice e responsabile”, ha concluso Kompatscher.

Il governatore Kompatscher, interpellato dai cronisti durante la conferenza stampa dopo la seduta della giunta provinciale, ha precisato che i test antigenici saranno a pagamento. Cori, cappelle musicali, vigili del fuoco volontari potranno invece esaurire le scorte di test nasali.

 


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