Rt del Trentino è a 1,1, la scorsa settimana era a 1,07. Venerdì si conoscerà in quale zona di colore sarà il Trentino da lunedì prossimo. Sulla base dei dati disponibili il presidente della provincia Maurizio Fugatti ritiene che la prossima settimana la provincia resterà in arancione ma le scuole resteranno aperte
Trento – Nel dettaglio, sono 47 i nuovi casi positivi al molecolare ai quali si aggiungono altri 182 positivi all’antigenico. I molecolari hanno inoltre confermato 106 positività intercettate nei giorni scorsi dai test rapidi. Dei nuovi positivi di oggi, 76 sono asintomatici e 148 pauci sintomatici.
Analizzando i contagi per classi di età, si scopre che nelle ultime ore i nuovi casi fra ragazzi o bambini in età scolare sono 34 (di questi, 9 hanno tra 0-2 anni, 5 tra 3-5 anni, 5 tra 6-10 anni, 6 tra 11-13 anni, 9 tra 14-19 anni) mentre quelli fra ultra settantenni sono 29.
La situazione negli ospedali trentini
Continua ad essere monitorata con attenzione dalle autorità sanitarie: pur in lieve flessione, i numeri rimangono impegnativi, con 226 pazienti, dei quali 46 si trovano ancora in rianimazione. A mantenere un livello pressoché analogo a quello di mercoledì concorrono anche le 20 dimissioni registrate, purtroppo quasi del tutto compensate dai nuovi ingressi (19).
In ospedale sono avvenuti anche i 2 decessi riportati dal bollettino odierno : si tratta di un uomo e di una donna di età compresa fra gli 82 ed i 92 anni. Quasi 30.000 invece i guariti, grazie ai 278 nuovi casi registrati oggi (totale 29.943).
Prosegue con intensità il monitoraggio ed il tracciamento, come testimoniano i 1.745 tamponi molecolari analizzati ieri (1.214 all’Ospedale Santa Chiara di Trento e 531 alla Fem) ed altri 2.078 test rapidi notificati all’Azienda sanitaria. Infine le vaccinazioni: questa mattina risultavano somministrate 48.370 dosi (di cui 16.993 seconde dosi); nel totale sono comprese anche le 7.171 riservate ad ospiti di residenze per anziani.
Giovo in zona rossa
“E’ una decisione che abbiamo preso di comune accordo con il sindaco di Giovo, Vittorio Stonfer che ho incontrato e che ringrazio per il grande senso di responsabilità e di collaborazione – ha spiegato Fugatti. Il provvedimento è motivato dal fatto che da alcuni giorni nel comune della Val di Cembra il numero di positivi è stato superiore al 3% del totale della popolazione residente. L’altro comune posto sotto monitoraggio è stato quello di Albiano, dove però fortunatamente la situazione è migliorata. Quello del 3% – ha aggiunto Fugatti – è il parametro che abbiamo sempre utilizzato, come nei casi di Baselga di Pinè, Bedollo e Castello Tesino”.
L’ordinanza della Provincia entrerà in vigore alla mezzanotte di giovedì. “Per quanto riguarda gli studenti e le scuole presenti a Giovo, elementari e medie – ha aggiunto – non cambierà nulla e nemmeno per gli studenti che frequentano le superiori in altri comuni. “Spero nella comprensione degli abitanti di Giovo che, ne sono sicuro, dimostreranno il loro senso di responsabilità”.