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Crisi: Coldiretti, in primavera un italiano su quattro nell’orto, ma è allerta freddo

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Il caldo fuori stagione ha infatti accelerato la crescita delle verdure che risultano più vulnerabili alle gelate tardive

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NordEst – Con il primo weekend di primavera inizia il “lavoro” di quasi un italiano su quattro negli orti, nei giardini o e nei terrazzi per dedicarsi, con la crisi oltre che alla tradizionale cura dei vasi di fiori, alla coltivazione “fai da te” di lattughe, pomodori, piante aromatiche, peperoncini, zucchine, melanzane, ma anche di piselli, fagioli fave e ceci da raccogliere all’occorrenza. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti che nell’ambito della settimana della prevenzione oncologica nei mercati di Campagna Amica ha svelato praticamente con dimostrazioni in campo i trucchi per avere un orto perfetto anche nel 2014 che è stato segnato dal secondo inverno piu’ caldo e il quindicesimo piu’ piovoso da oltre 200 anni al quale ha fatto seguito una primavera che sta subito per essere bruscamente interrotta dall’arrivo del maltempo che, con abbassamenti di temperatura ance fi mette a rischio la crescita di ortaggi e verdure se non vengono adottate adeguate precauzioni. Il caldo fuori stagione – sottolinea la Coldiretti – ha infatti accelerato i processi di sviluppo delle verdure che risultano piu’ vulnerabili alle gelate tardive nei confronti delle quali devono essere protette.

La passione per la “zappa” – sottolinea la Coldiretti – ha contagiato anche chi non dispone di spazi verdi privati, tanto che il terreno di proprietà comunale diviso in piccoli appezzamenti e adibito alla coltivazione ad uso domestico, all’impianto di orti e al giardinaggio ricreativo ha raggiunto in Italia il record di 1,1 milioni di metri quadrati. Le coltivazioni di questi orti urbani – spiega la Coldiretti – non hanno scopo di lucro, sono assegnate in comodato ai cittadini richiedenti e forniscono prodotti destinati al consumo familiare e, oltre a rappresentare un aiuto per le famiglie in difficoltà, concorrono a preservare spesso aree verdi interstiziali tra le aree edificate per lo più incolte e destinate all’abbandono e al degrado. Secondo il censimento effettuato dall’Istat – precisa la Coldiretti – oltre un terzo (38 per cento) delle amministrazioni comunali dei capoluoghi di provincia – sottolinea la Coldiretti – ha messo a disposizione orti urbani. A fianco di queste realtà si stanno diffondendo anche iniziative private da parte di alcune aziende agricole che danno la possibilità ai singoli cittadini di gestire, in completa autonomia, una “striscia di terra” già concimata, arata e zappata, in altre parole di “adottare” un orto. E’ cura dell’azienda – precisa la Coldiretti – fornire acqua e attrezzi del mestiere quali zappe, vanghe, badili e un piccolo compendio sulla gestione delle colture delle nostre zone.

Gli italiani si dedicano dunque al lavoro nell’orto nei giardini e nei terrazzi privati, ma anche nei terreni pubblici o nelle aziende agricole con il comune denominatore che – sostiene la Coldiretti – è la passione per il lavoro all’aria aperta, la voglia di vedere crescere qualche cosa di proprio, il gusto di mangiare od offrire a familiari od amici prodotti freschi, genuini e di stagione, ma anche in alcuni casi di risparmiare senza rinunciare alla qualità in un difficile momento di crisi, anche se il costo, per realizzare un orto in giardino tra terra, piantine o semi, concime e strumenti di lavoro richiede – secondo Coldiretti – un investimento che si può stimare intorno ai 250 euro per 20 metri quadrati “chiavi in mano”.

Se in passato erano soprattutto i piu’ anziani a dedicarsi alla coltivazione dell’orto, memori spesso di un passato vissuto in campagna, adesso – continua la Coldiretti – la passione si sta diffondendo anche tra i piu’ giovani e tra persone completamente a digiuno delle tecniche di coltivazione. Un bisogno di conoscenza che – precisa la Coldiretti – è stato colmato con il passaparola e con le pubblicazioni specializzate, ma che ora ha favorito la nascita di una nuova figura professionale. La rete degli orti urbani di Campagna Amica mette infatti a disposizione dei veri e propri “personal trainer della zappa” con il compito di offrire consulenza e tutoraggio a domicilio su tutto il territorio nazionale.

Dove quando, cosa e come coltivare sono le scelte piu’ importanti da fare tanto che la Coldiretti ha elaborato un decalogo per aiutare i cittadini in una attività che piace molto anche ai bambini per i quali da Campagna Amica è arrivato il primo gioco del piccolo contadino Giò, un kit semplice e comodo per avere prodotti freschi, di stagione e sani a casa.

L’iniziativa per incentivare il consumo di verdure di stagione, rientra nell’impegno della Coldiretti per la settimana della prevenzione oncologica grazie alla collaborazione di Campagna Amica con la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (LILT) con la distribuzione del kit della salute del Made in Italy, che contiene 0,50 ml di olio LILT, un pacchetto di pasta da 500 grammi fatta esclusivamente con grano 100% italiano e una Bottiglia di Pomì L+, una nuova passata, preparata con un pomodoro italiano che per natura ha il 50% di licopene in più” offerta al prezzo di 10 euro ma anche la possibilità di effettuare gratuitamente una visita dermatologica per la prevenzione del tumore della pelle, realizzata da un medico volontario della Lilt.

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