Si prevede un aumento della richiesta di utilizzo dei mezzi pubblici, considerato il rientro in sede dei lavoratori del settore pubblico e privato e la maggiore circolazione turistica stagionale
Trento – Da verifiche effettuate, le misurazioni riferite alle carrozze del servizio ferroviario, che sono in particolare di Trenitalia sulle linee del Brennero e della Valsugana e in parte di Trentino Trasporti sulla Valsugana, i mezzi consentono un distanziamento anche superiore alla norma attuale di un metro, soprattutto nelle sedute “face to face”.
È stato dunque possibile prevedere con l’ordinanza una capacità di carico estesa a tutte le sedute dei mezzi, siano essi vagoni ferroviari, corriere, bus urbani ed extraurbani. Il provvedimento entra anche in merito alla riapertura dei servizi didattici ed educativi di istruzione e formazione professionale a favore degli studenti con bisogni educativi speciali, facendo riferimento al “Protocollo generale per la sicurezza sul lavoro del 30 aprile (e successive modifiche e integrazioni) del Comitato provinciale di coordinamento in materia di sicurezza sul lavoro della Provincia autonoma di Trento”.
“Ogni giorno che passa, ogni nuovo rapporto sulla situazione contagi, ci dicono che dobbiamo guadagnare passo dopo passo il traguardo della normalità – spiega il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti – tenendo ben presente quel mix tra prudenza e coraggio che fine qui abbiamo sempre cercato di usare nelle nostre scelte. I servizi pubblici, come quelli che riguardano i trasporti e l’insegnamento, sono anche un simbolo particolarmente forte. Riattivarne le funzionalità, in piena sicurezza, significa anche dare un messaggio di fiducia”.
“Con lunedì si arriva ad un numero di posti offerti dai mezzi di trasporto congruo e coerente con i carichi del periodo pre-covid” precisa il responsabile dell’Unità di missione strategica mobilità della Pat Roberto Andreatta. “Naturalmente l’ordinanza è legata all’attuale situazione sanitaria. Ma se le condizioni presenti dovessero permanere e non ci fosse necessità di ulteriori restrizioni, l’offerta del trasporto pubblico continuerà ad allinearsi con le condizioni ordinarie di carico anche del periodo scolastico, affievolendo notevolmente le temute criticità legate al movimento degli studenti del prossimo settembre”, precisa ancora Andreatta.
Come accennato, la situazione di carico dei mezzi, che in questa fase hanno avuto un coefficiente di riempibilità pari al 50%, motivo per cui è stato necessario ricorrere a servizi ferroviari o su gomma di rinforzo, ha creato situazioni di possibile criticità su alcuni territori, che potrebbero incrementarsi dato il rientro in sede di lavoratori del settore pubblico e privato. È previsto poi un ulteriore incremento della domanda dato l’avvio di servizi dedicati nelle valli a maggiore vocazione turistica.
Dalla lettura ragionata dell’ultimo Dpcm è emerso che è possibile l’utilizzo dei sedili affiancati nei mezzi di trasporto e, vista anche la possibilità, in questa stagione, di ricorrere ad una costante areazione, non sussistono particolari problemi nell’utilizzo di tutti i posti disponibili. In capo ai vettori resta anche la possibilità di ricorrere ad aperture straordinarie delle porte lungo il tragitto per una maggiore areazione.