Fondi soprattutto al Triveneto dopo i danni ai boschi del 2018
NordEst – Nello scorso autunno, avevano fatto il giro del mondo le immagini apocalittiche delle “stragi di alberi” nei boschi del Triveneto.
La tempesta Vaia ne aveva abbattuti a milioni e ora, grazie alla solidarietà dei Paesi europei, quasi 300 milioni di euro potranno essere usati per far ripartire anche quelle zone, fra le più colpite dall’ondata di maltempo che ha flagellato l’Italia nel 2018 provocando frane, allagamenti e decine di morti. Il Parlamento Ue ha votato il via libera definitivo allo stanziamento di 277,2 milioni di aiuti che a breve potranno già essere versati nelle casse dell’Italia.
Dalle Alpi alla Sicilia, sono 15 le regioni interessate secondo quanto comunicato a Bruxelles dal governo, che ha stimato danni per 6,6 miliardi di euro. Roma avrà ora il compito di distribuire le risorse europee assicurando che vengano spese entro 18 mesi. Per il Veneto, dove i danni provocati dal Vaia sono stati calcolati in oltre 1,6 miliardi di euro, si parla di circa 68,6 milioni di euro, ha spiegato il governatore Luca Zaia, definendole “risorse fondamentali per continuare ad alimentare la monumentale organizzazione che abbiamo messo in piedi”.
A proporre lo stanziamento nel maggio scorso era stata la Commissione europea che, come prevede la procedura d’attivazione del Fondo di solidarietà Ue, per farlo aveva dovuto attendere dal governo la stima definitiva dei danni, inviata il 27 marzo. L’ok di Consiglio e del Parlamento europeo hanno poi sbloccato la pratica.
Una decisione che, per un giorno, ha messo d’accordo l’intero panorama politico italiano. Si tratta di una risposta data “in termini estremamente rapidi” dall’Europa, ha sottolineato l’eurodeputato del Pd Paolo De Castro. “Il voto dimostra che esiste un’Europa vicina ai bisogni dei cittadini”, ha dichiarato il deputato della Suedtiroler Volkspartei, Herbert Dorfmann. Mentre l’ex presidente dell’emiciclo Antonio Tajani (Forza Italia) ha evidenziato quanto l’aiuto “sia fondamentale per la ricostruzione e per aiutare le popolazioni colpite”.
Plauso anche dagli eurodeputati di Fratelli d’Italia, che ora auspicano la creazione di “un sistema di prevenzione del rischio sismico e idrogeologico adeguatamente finanziato dall’Ue”. Dal momento della sua creazione nel 2002, l’Italia è il Paese che ha beneficiato maggiormente del Fondo di solidarietà Ue, con 2,51 miliardi ricevuti a seguito di 9 catastrofi naturali, a cui ora si aggiungeranno i 277 milioni del post-Vaia.