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Dal 3 al 7 ottobre a Padova la prima edizione della borsa del turismo religioso

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Il Veneto si candida a capitale di questo segmento turistico

pellegrinaggio

Padova – “Vogliamo che questo evento si ripeta e candidiamo il Veneto – e Padova – a diventare la capitale italiana dell’offerta turistica religiosa”.

Lo ha detto l’assessore regionale al turismo, Federico Caner, presentando stamane la prima edizione della Borsa del Turismo Religioso Internazionale (BTRI), in programma dal 3 al 7 ottobre prossimi a Palazzo della Ragione a Padova, manifestazione promozionale voluta e promossa dalla Regione del Veneto e dal Comune di Padova, che somma iniziative di carattere espositivo, educational, workshop e alla quale è prevista la partecipazione di circa 300 operatori italiani e stranieri.

“Quello del turismo spirituale e dei pellegrinaggi è un segmento in grande crescita, le cui potenzialità sono in parte ancora da esplorare e che vede il Veneto protagonista in ambito nazionale e internazionale”, ha sottolineato Caner, ricordando i dati forniti dal WTO, l’organizzazione mondiale del commercio e dall’Isnart (Istituto Nazionale Ricerche Turistiche): tra i 300 e i 330 milioni i turisti religiosi nel mondo, per un giro d’affari stimato in oltre 18 miliardi di dollari; la più nota meta europea è Lourdes, con sei milioni di visitatori all’anno; l’Italia è una delle destinazioni principali, per la presenza del Vaticano e di Roma (7 milioni di turisti), ma anche grazie a realtà quali Assisi, Padova, San Giovanni Rotondo, Loreto ed altre ancora (il turismo religioso pesa sull’economia nazionale l’1,5% sul totale dei flussi turistici). In Veneto la meta più gettonata è la Basilica del Santo che registra un richiamo internazionale pari a 4,5 milioni di persone all’anno e a seguire Monte Berico a Vicenza.

“Il compito al quale siamo attesi come amministratori e imprenditori – ha detto l’assessore regionale – è quello di strutturare l’offerta veneta di visita e di accoglienza in quest’ambito, rafforzando le destinazioni e i percorsi che già sono affermati ma anche sviluppandone di nuovi. In questo incoraggiati dalle parole di Papa Francesco che invita a scoprire la vastità di risorse spirituali dei nostri territori e dall’imminente apertura del Giubileo 2016 sulla misericordia”

L’assessore ai rapporti con il mondo religioso del Comune di Padova, Alessandra Brunetti, dopo aver rimarcato la ricchezza dell’offerta turistica religiosa patavina, rappresentata non solo dal Santo ma anche da numerosi siti e luoghi di prestigio culturale, ha evidenziato quelli che considera i tre capisaldi della BTRI: l’importanza di ‘fare rete’ tra i diversi soggetti pubblici e privati interessati, la ‘messa a sistema’ del modello di accoglienza e la spinta all’innovazione di questa iniziativa borsistica.

Nicola Ucci, amministratore delegato di Rete System, la società che cura la realizzazione dell’evento, ha sottolineato la naturale vocazione della città di Padova e del Veneto a ospitare questo appuntamento di promo-commercializzazione del turismo religioso, che punta a diventare una manifestazione stabile così come la BIT di Milano e la TTG di Rimini.

Dal canto suo, il presidente del Consorzio Regionale Città d’Arte del Veneto, Antonio Piccolo, ha ribadito il grande interesse anche dell’imprenditoria locale alle iniziative di valorizzazione di quella che gli analisti considerano una sezione del segmento ‘turistico culturale’, perché sempre più la motivazione religiosa di visita a luoghi della fede è anche occasione di scoperta delle bellezze ambientali, artistiche e gastronomiche del territorio.

Infine, l’assessore Caner, rammentando che il turismo religioso non è solo quello legato alla fede cattolica, ha anticipato che la Regione intende dedicare particolare attenzione all’anniversario dei 500 anni del primo Ghetto ebraico nel mondo, quello di Venezia. “Il 29 marzo 2016 – ha concluso Caner – si celebrerà il mezzo millennio di storia di questo luogo simbolo a livello mondiale, con iniziative che partendo dalla città lagunare coinvolgeranno anche altre località venete”.

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