La Chiesa si conferma molto attiva online. Il 16% delle 26 mila parrocchie italiane ha un sito e 7 parrocchie su 10 hanno una connessione ad Internet. Emerge da un'indagine sulle parrocchie italiane su Internet, dell'Universita' di Perugia. E' un'indagine campionaria rappresentativa che ha coinvolto 1.338 parrocchie italiane: quasi l'86% di esse posseggono un computer e nel 70% dei casi esiste una connessione ad Internet.
Circa il 62% delle comunita' parrocchiali ha un indirizzo di posta elettronica che utilizza normalmente.
In Veneto la parrochia dei giovani
In rete è certamente uno dei sacerdoti più attivi e conosciuti a Nordest. Si tratta di don Marco, vicino ai giovani e all'innovazione per diffondere il messaggio di Gesù. La parrocchia online è l'ultima trovata con tanto di sacrestano che si occupa dell'organizzazione.
Dopo la rivoluzione nella parrocchia della Sacra Famiglia celebrando messe molto coinvolgenti; dopo aver bazzicato le piazze all'ora dell'aperitivo, mescolandosi ai ragazzi, don Marco Pozza, ex don Spritz ora don Web, da Roma dove è stato spedito a specializzarsi in Teologia, si è inventato la parrocchia virtuale.Il web come il lago di Tiberiade – suggerisce il prete – è quello oggi il vero luogo della pesca miracolosa.
Il sito "sullastradadiemmaus.net", intitolata a Giovanni Paolo II, papa Wojtyla, promette grande coinvolgimento indicando una frase ad effetto:"Nel deserto saranno le stelle a guidarti, spegni l'Ipod".
Una parrocchia online tra Trentino e Turchia
La si può visitare su www.cinquepani.it grazie all'attivisimo parroco trentino don Vigilio Covi, che l'ha creata con altri amici e collaboratori. "La nostra Fraternità – scrive sul suo sito -, ha avuto inizio dal desiderio di due sacerdoti, che ci raccontano: Durante gli ultimi anni di seminario abbiamo percepito importante per la nostra vita e per la vita della Chiesa la parola di Gesù: "Dove due o tre sono riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro". Pensavamo infatti: «Se siamo uniti nel Nome di Gesù, per amore suo, la nostra unità sarà un luogo concreto della sua presenza! Se egli sarà presente non potrà far a meno di agire, di beneficare, di donare la salvezza a chi è nel suo raggio di azione!». Eravamo sollecitati e favoriti in questo desiderio dal clima diffuso dal Concilio Vaticano II, che auspicava la vita comune tra i sacerdoti.
Dopo vari anni, durante i quali chiedevamo al Vescovo di poter vivere insieme, questi ci nominò parroci in parrocchie confinanti. In tal modo, e dopo aver benedetto esplicitamente il nostro desiderio, egli ci mise nella possibilità concreta di realizzarlo. Dietro il nostro esempio e con il nostro appoggio si unirono anche alcune sorelle. Iniziammo il 15 agosto 1977 con un ritiro spirituale a Zortea di Canal San Bovo (TN). Due anni dopo si aggregarono anche dei giovani."
Oltre alla Parola ricordata, altro punto importante della nostra esperienza era l'abbandono concreto alla Provvidenza del Padre, secondo l'insegnamento di Gesù: "Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutto il resto vi sarà dato in sovrappiù" e "Il Padre vostro sa ciò di cui avete bisogno…".
Trascorsi cinque anni, l'Arcivescovo Mons. Alessandro Maria Gottardi, desiderando far sorgere nella Diocesi dei luoghi di preghiera di cui potessero godere i fedeli, fece restaurare la canonica della Pieve di Tavodo (fr. di Dorsino – TN), disabitata ormai da anni: la trasformò in Casa di Preghiera, chiamandovi e accogliendovi la nostra piccola Fraternità (10/10/1982). Per questo servizio egli stesso ci affidò tre parole con cui riassumeva il compito che ci consegnava:
Silenzio, Preghiera, Carità
Invitati dall'Arcivescovo mons. Luigi Bressan stendemmo lo Statuto, che egli approvò il 25 gennaio 2000 erigendo la nostra comunità ad Associazione Laicale, secondo il Codice di Diritto Canonico della Chiesa. In tale occasione assumemmo il nome «Fraternità "Gesù Risorto»! Dall'inizio fino alla sua "promozione" alla Vita Eterna, per incarico degli Arcivescovi, ci ha seguiti, consigliati, amati e aiutati con i consigli e l'amabilità, Mons. Carlo Berlanda (+ 06/08/1999), cui siamo molto riconoscenti! Siamo conosciuti in vari luoghi per la diffusione degli opuscoli e del calendario "Cinque Pani" (I ed. 1992). Questi scritti sono nati in seguito a sollecitazioni pressanti, che abbiamo riconosciuto segno della volontà di Dio. Ora siamo riconoscenti se anche questo frutto della nostra vita comune può aiutare qualcuno a stare unito a Gesù per essere impiegato come pietra viva per il suo edificio spirituale, la Chiesa!
Nel 1995 siamo stati chiamati per un servizio, confermatoci dall'Arcivescovo Mons. Sartori, in Turchia: custodire la Chiesa di San Paolo a Konya, luogo di passaggio per i pellegrini che ripercorrono le tappe dei viaggi missionari dell'apostolo. L'abbiamo accolto con gioia, come modo concreto di ringraziare i ss. Martiri Sisinio Martirio e Alessandro per aver portato la fede nella nostra regione e averla testimoniata col sangue. Li ringraziamo pregando e vivendo la stessa fede nelle loro terre!
Alla fine del 2000 abbiamo iniziato pure l'iniziativa della Parrocchia virtuale: ogni settimana gli iscritti vengono raggiunti per e-mail da una pagina di meditazione sulle letture della domenica seguente! Ringraziamo chi collabora poi a divulgarla ancora per via telematica o per stampa o per via radio e ringraziamo chi la traduce in francese per alcuni missionari!"
Altri link
L'ultima Santa Messa di Padre Pio (Video)
La WebDiocesi