Belluno – “Il poco che in questo momento la Provincia di Belluno riesce a fare, compresi quei 30 milioni di progetti sbandierati da un suo consigliere, sono frutto dei trasferimenti regionali che compensano, ma non possono totalmente supplire, i tagli statali”. Ad evidenziarlo è l’assessore regionale alla specificità di Belluno Gianpaolo Bottacin (nella foto).
“Le entrate della Provincia nel 2009 erano coperte per il 19% dalla Regione e per il 32% dallo Stato. Nel 2015 invece – analizza l’assessore – il 53% del bilancio della Provincia è coperto dalla Regione contro solo lo 0,6% statale. Senza questo aiuto della Regione, vitale ma non risolutivo, la provincia sarebbe già in default. Chi dice il contrario mente sapendo di mentire ed è una vergogna nei confronti dei cittadini”.
“Spiace – aggiunge – che alcuni amministratori, anziché ammettere che Belluno è l’unica provincia in Italia a ricevere così tante risorse dalla Regione, continuino a confondere i fatti per non andare alla fonte del problema, che sono i tagli statali: la provincia muore, ma qualcuno, per disciplina di partito, invece di tentare di rianimarla cerca ancora di nascondere la mano di chi anziché l’antidoto le ha fornito il veleno”.”Pare evidente invece – conclude Bottacin – che la battaglia per una maggiore autonomia vada fatta nei confronti di Roma. Proprio per questo la Regione farà il referendum per avere la stessa autonomia di Trento e Bolzano. Mi auguro e spero che almeno su questo tema troveremo il sostegno degli amministratori provinciali. L’alternativa è quanto ha approvato il parlamento piddino e cioè la soppressione delle province, Belluno compresa. Questo è l’unico dato oggettivo e inconfutabile”.