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Dopo Vespa, nuovo attacco alle Autonomie da Giletti

Sulla Rai, dopo Vespa attacco frontale di Giletti alle Autonomie speciali

Nuovo attacco alle Autonomie

>La petizione online

Trento  – Dopo Bruno Vespa, tocca a Massimo Giletti sfoderare il nuovo attacco alle Regioni speciali. Su Ra1, senza alcuna possibilità di replica per il Trentino o per le altre Regioni Speciali. Ad una settimana dalla puntata di Porta a Porta, domenica pomeriggio, Massimo Giletti nel programma L’Arena si è scagliato contro i “privilegiati per statuto”. Inequivocabile il titolo posto alla trasmissione: “Così le Regioni speciali ingrassano con i nostri soldi”. Su Facebook intanto, boom di adesioni al gruppo “Bruno Vespa chieda ufficialmente scusa al Trentino – Südtirol”.

Dellai contro Renzi

 “I Popolari Per l’Italia avevano chiesto, assieme a Ncd e Sc, che la maggioranza concordasse la propria posizione su legge elettorale e riforma costituzionale prima di avviare il doveroso confronto con le opposizioni. L’avevamo chiesto non per porre veti, ma per evitare che il governo – nato anche proprio per agevolare le riforme – subisse i contraccolpi di iniziative separate. Il segretario del Pd ha scelto un’altra strada: il risultato politico di questa scelta è il ritorno di Berlusconi a una centralità politica che si era fortemente affievolita». Lo ha detto Lorenzo Dellai, presidente del gruppo parlamentare dei Popolari per l’Italia alla Camera, ai microfoni di Rai News24.

“Entreremo nel merito di quanto ipotizzato tra Renzi e Berlusconi quando avremo in mano qualcosa di più chiaro e dettagliato. Per ora – ha sottolineato Dellai – rileviamo che non si tratta del tanto sbandierato modello spagnolo, o ’Verdinum’, pensato apposta per distruggere ogni forza politica diversa da Pd e Fi». «Pare trattarsi di una proposta diversa, che tuttavia ancora -avverte – non ci appare chiara nel modo con cui risolve questioni fondamentali: la percentuale oltre la quale scatta il premio di maggioranza e la consistenza di questo premio; la cifra della soglia di sbarramento; sopratutto, in che modo il cittadino elettore sceglie il proprio candidato superando le odiose liste bloccate. Non è chiaro poi in che modo riforma elettorale e riforma del bicameralismo si intrecciano in senso logico e in senso temporale”.

Redazione:
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