X

Dermatologia e corruzione

L’operazione – Il professore universitario fiorentino ritenuto a capo dell’organizzazione, finito ai domiciliari, e’ Torello Lotti, 57 anni, dermatologo con incarichi di rilievo nell’ospedale Santa Maria Nuova di Firenze e, fra i numerosi incarichi, presidente della Sidemast (Societa’ Italiana di Dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle Malattie Sessualmente Trasmesse).

Nelle carte dell’inchiesta compiono i nomi di persone riconducibili a diverse case farmaceutiche, fra cui Abbott, Jansseen Cilag, Wyeth Lederle, Schering Plough, Novartis, Morgan Pharma, Almirall.

Oltre a Lotti, ai domiciliari sono finiti Patrizia Cecchi, 52 anni, segretaria amministrativa del Centro interuniversitario di dermatologia biologica e psicosomatica dell’Universita’ di Firenze, diretto da Lotti; Michela Troiano, 30 anni, specializzando in dermatologia e venereologia, ritenuta braccio destro di Lotti nel centro Psocarte di Firenze, diretto dallo stesso Lotti; Stefan Coccoloni, 30 anni, Leonardo Fronticelli, 33, e Corrado Trevisan, 59 anni, rappresentanti di una societa’ organizzatrice di congressi e eventi per il lancio di prodotti e legati a Lotti anche in altri ambiti professionali.

L’operazione e’ stata denominata ‘Derma: affare fatto’. Fra i reati ipotizzati anche l’abuso d’ufficio e la truffa ai danni del sistema sanitario nazionale.

La corruzione –
L’organizzazione scoperta dal Nas di Firenze, che faceva capo al dermatologo Torello Lotti, arrestato insieme ad altre cinque persone, si era insinuata nel programma di sperimentazione Psocare contro la psoriasi varato dall’Agenzia nazionale del farmaco (Aifa) in tutta Italia su base regionale. Secondo l’accusa, il professor Lotti e i suoi referenti si sarebbero fatti versare tangenti e benefit da sette industrie farmaceutiche a cui era assicurato un incremento dei ricavi prescrivendo farmaci, non sempre previsti nel programma dell’Agenzia del farmaco e a prescindere dalla loro reale efficacia.

Le industrie ottenevano un incremento di ricavi, scaricato sui costi del Servizio sanitario nazionale e tuttora in via di accertamento. Il Nas ha rintracciato denaro per 1.700.000 euro versati su conti intestati a quattro societa’ organizzatrici di eventi e convegni – tre di Firenze, una a Roma -, ma le tangenti consistevano anche in un vasto repertorio di benefit, fra cui – ha riferito il Nas – corsi di formazione, borse di studio, progetti per medici specializzandi, assunzioni a progetto. Almeno 800, come spiegato in una conferenza stampa a cui hanno partecipato il colonnello del Nas Pier Luigi Felli e il sottosegretario alla salute Francesca Martini, i malati di psoriasi coinvolti a loro insaputa. Alcuni si sono insospettiti per lo scarso risultato delle cure, che non li facevano guarire, e cosi’ hanno presentato esposti alle procure di Firenze e Torino da cui e’ scaturita l’inchiesta della procura fiorentina.

Categories: NordEst
Redazione:
Related Post