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Diga del Vanoi, Fugatti diffida il Consorzio di bonifica Brenta. A breve delibere anche dei Consigli comunali locali (VIDEO)

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La Provincia di Trento ribadisce la contrarietà all’opera di concerto con i territori coinvolti, pronta anche ad azioni legali. Nei giorni scorsi la pubblicazione del progetto/studio sull’opera. Nei prossimi imminenti consigli comunali anche i 5 singoli Comuni di Primiero Vanoi Mis, si esprimeranno in merito


 

NordEst – Il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, ha firmato una nota per diffidare il consorzio di bonifica Brenta a proseguire la progettazione della diga sul torrente Vanoi, al confine tra Trentino e Veneto. L’intervento, annunciato in conferenza stampa, segue la presentazione da parte del consorzio di uno “Studio di fattibilità delle alternative progettuali”, avvenuto nei giorni scorsi.

La diffida è stata inviata, per conoscenza, anche al Ministero dell’agricoltura e alla Regione Veneto. “Si tratta di un atto con cui avvaloriamo la nostra posizione di contrarietà all’opera per questioni di sicurezza e per ragioni ambientali e tecnico-giuridico. Nella nota si sottolineano inoltre le prerogative della Provincia di Trento
sui processi di pianificazione di opere di questo tipo”, ha specificato l’assessore competente, Giulia Zanotelli. 

La posizione della Provincia

Sul progetto di un invaso sul torrente Vanoi nel territorio trentino la Provincia autonoma ribadisce in maniera concreta la propria ferma posizione di contrarietà e si dice pronta a passare alle vie legali se non ci saranno passi indietro da parte dei promotori dell’iniziativa. È quanto precisa il presidente della Provincia Maurizio Fugatti che d’intesa con l’assessore all’agricoltura, promozione dei prodotti trentini, ambiente, difesa idrogeologica e enti locali Giulia Zanotelli ha inviato una lettera di diffida nei confronti del Consorzio di bonifica Brenta.

Una diffida dunque “dal compiere ulteriori attività volte alla progettazione e realizzazione di opere che interessino il territorio della Provincia autonoma di Trento in violazione delle disposizioni normative e degli strumenti di programmazione e pianificazione vigenti”. Così si legge nell’atto condiviso per conoscenza anche alla Regione Veneto e al Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste. Un nuovo atto ufficiale in cui si ripercorrono i no già pronunciati negli anni scorsi, non ultimo la lettera inviata nella scorsa legislatura alla Regione Veneto dal vicepresidente della Giunta provinciale Mario Tonina, oltre a tutte le ragioni della contrarietà, dal punto di vista giuridico, tecnico, ambientale, di sicurezza.

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