Primo Piano NordEst Valsugana Tesino Primiero Vanoi Belluno

Diga sul Vanoi, il progetto “torna a galla” dopo molti anni: il Consigliere Marini (M5S) interroga la Provincia

Share Button

Il consigliere provinciale Alex Marini (M5S) ha depositato una interrogazione in Provincia sul noto progetto ‘Diga sul Vanoi’ tornato di grande attualità in Veneto, meno in Trentino. Il tema inoltre, è già stato anticipato nei giorni scorsi anche in Prima Commissione del Consiglio provinciale trentino

Diga Val Schenèr – Primiero [ph Acsm spa]

 

Trento – “Risulta che in data 27 gennaio 2023 – scrive il consigliere M5S,  Alex Marini (foto) nella sua interrogazione -, sulla Gazzetta Ufficiale sia stato pubblicato l’esito della gara avente a oggetto “Progettazione definitiva, studi specialistici multidisciplinari, indagini e rilievi in sito, prove di laboratorio, servizi accessori di progettazione partecipata, assistenza nei procedimenti autorizzativi del progetto “Serbatoio del Vanoi – Realizzazione di un invaso sul torrente Vanoi e tutela dell’irrigazione nel comprensorio del Consorzio
di Bonifica Brenta”.

L’aggiudicatario della gara – si legge ancora nel documento – risulta essere il Consorzio di bonifica Brenta mentre i vincitori risultano essere R.T.I. tra Lombardi Ingegneria S.r.l. (Capogruppo mandataria), società Technital S.p.A. (Mandante) e società Lombardi SA Ingegneri Consulenti (Mandante); risulta che tale progettazione riguardi la realizzazione di un invaso, il cui volume utile ipotizzato sarebbe di 33 milioni di metri cubi d’acqua, con un volume medio annuo di 119 milioni di metri cubi, che si potrebbe riempire per 4 volte all’anno. L’opera in questione sarebbe edificata per garantire lo sfruttamento idroelettrico del torrente Vanoi e per raccolta acqua a fini irrigui.

La struttura, che si intenderebbe realizzare in Val Cortella, ricadrebbe quasi interamente nel Comune trentino di Canal San Bovo (TN) e più marginalmente sui territori dei Comuni di Cinte Tesino (TN) e di quello veneto di Lamon (BL);

risulta che tutta la Val Cortella sia inserita nella Carta di Sintesi della Pericolosità, della Provincia Autonoma di Trento, nella classe più elevata (P4). Si ricorda che  già negli anni ’60 del secolo scorso, dopo la costruzione delle dighe in Val Noana e Val Schener, si era ipotizzata la costruzione di una diga in Val Cortella. Erano stati avviati anche degli studi preliminari, che avevano evidenziato grosse problematiche dal punto di vista geologico, alla luce delle quali, il progetto era stato abbandonato;

risulta che di tale progettazione non siano stati informati né tantomeno siano stati coinvolti i potenzialmente Comuni trentini interessati dall’opera, ovvero Canal San Bovo e Cinte Tesino. Non è noto se, ed eventualmente in quale misura, della succitata progettazione sia stata informata e/o coinvolta la Provincia autonoma di Trento e le componenti politiche dell’amministrazione medesima”.

Il consigliere provinciale, ritine quindi: “Estremamente grave che si possa anche solo pensare di realizzare un’opera dall’impatto così rilevante per il territorio trentino, per tacere dei rischi relativi al delicatissimo quadro idrogeologico della zona nella quale si vorrebbe andare a edificare, senza nemmeno comunicare e
coinvolgere le amministrazioni e le popolazioni che dovrebbero sopportare il peso e i rischi della stessa”.

Tutto ciò premesso, il consigliere interroga il presidente della Provincia per sapere se sia a conoscenza:
1. dell’esito della gara di progettazione finanziata con fondi PNRR per la realizzazione di nuovi invasi sul torrente Vanoi da realizzarsi in territorio trentino;

2. se delle progettazioni di cui al punto precedente siano stati informati i Comuni interessati (Canal San Bovo, Cinte Tesino e Lamon) e la Provincia Autonoma di Trento e, in caso di risposta positiva, quali siano state la valutazioni da tali enti rispetto alla volontà di realizzare un invaso sul torrente Vanoi;

3. se, alla luce delle considerazioni inserite nel PGUAP, sul corso del torrente Vanoi sia auspicabile la realizzazione di un invaso artificiale per fini irrigui e di produzione idroelettrica, con particolare riferimento contesto idrogeologico e alla franosità del territorio in questione e dei rischi correlati.


Altri approfondimenti

Testo interrogazione
Stato corrente
Pronta per trattazione
Data Atto
24 aprile 2023
Materia principale
4.3. Acque pubbliche e opere idrauliche

Share Button

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *